Nel periodo storico in cui viviamo, sommersi dalla rete e dalle sue interazioni istantanee, dal mercato e dalle sue relazioni materiali, si moltiplicano i segnali che dimostrano di un cambiamento nell’ordine dei massimi sistemi che sorreggono il mondo. In questo senso assistiamo al superamento dell’economia ai danni della politica.
In realtà il desidero di aumentare la propria ricchezza, il proprio capitale è un fenomeno antico come il denaro stesso. Intervenendo ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich, il filosofo Diego Fusaro racconta come quei pensatori della storia greca da Talete ad Empedocle contrastavano “il voler avere di più, l’arricchimento, la brama di profitto, ciò che porta alla disgregazione della comunità solida e solidale.
Allora perché questa opera di scudo sociale con il passare delle epoche è venuta meno? Come possiamo contrapporci oggi a questa società aperta e globale del XXI secolo?
Ne parlano a “Un Giorno Speciale” Diego Fusaro e Fabio Duranti.
“Forse l’umanità ha consentito la nascita di mostri come Amazon, Google, Apple e Big Pharma. Questi mostri che non solo rastrellano migliaia di miliardi dalla ricchezza del popolo. Ma, addirittura per sopravvivere hanno bisogno di denaro quotidiano. Sono mostri che devono continuare ad incassare cifre immense da sottrarre all’umanità.
Sottrarre così tanta ricchezza significa diventare così potenti da poter comprare tutto: Stati interi, mezzi di comunicazione, la politica. Oggi la politica non conta, conta l’economia. Il politico è solo un soldato stupido e cretino.
Ora noi ci troviamo queste grandi industrie ad iniziare da quella farmaceutica per andare a quelle tecnologiche che se non continuano a rastrellare denaro dal mercato sono destinate a morire. Per questo devono vaccinarci e devono rendere obsoleti quei modelli di cellulare che abbiamo comprato due anni fa al massimo”.
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