L’instabilità nel Medio Oriente può aumentare la tensione sui prezzi dell’energia: l’allarme lanciato da...
Il presidente dell'Associazione Bancaria Italiana, l'onorevole Antonio Patuelli, ha recentemente evidenziato come i recenti eventi nel Medio Oriente abbiano il potere di influenzare le...
L’ansia debito pubblico aumenta: ecco i numeri della nuova manovra che preoccupano il governo
Con lo spread che ormai è ai livelli di guardia, con i rendimenti dei buoni del tesoro pluriennale ai massimi da circa 10 anni,...
Lo tsunami inflazione colpirà ancora: in arrivo nuovi tagli dei contributi dal governo Meloni
In merito all'inflazione ci sono due notizie, una buona e una meno buona.
La buona notizia sembrerebbe essere l'anticipazione dell'inflazione del mese di ottobre che...
Ennesimo colpo basso da Bruxelles: le nuove norme dimezzeranno i raccolti degli agricoltori italiani
Torniamo oggi a parlare di Bruxelles e delle sue regole. Dal 2024, a causa delle decisioni prese da Bruxelles, le culture agricole dovranno essere...
S&P ci dice che siamo “BBB”: cosa vuol dire e quali conseguenze ci saranno...
Parliamo oggi del debito pubblico italiano. Non ci sono delle novità riguardo alla valutazione di affidabilità del nostro debito da parte dell'agenzia di rating...
Il dominio di Ryanair nel mercato italiano passa dagli incentivi pubblici, non è solo...
Oggi facciamo una digressione rispetto ai soliti temi della finanza per parlare un attimo del cosiddetto libero mercato e darvi un'idea di che cosa...
L’Europa valuta stop al rialzo dei tassi, ma la Germania dice no: ecco quando...
Il coro dei membri del Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea favorevoli a una pausa si fa sempre più forte dopo 10 rialzi consecutivi...
Torna il paventato incubo delle agenzie di rating, ma il problema è tutt’altro
Il governatore uscente della Banca d'Italia, Ignazio Visco, è stato criticato dal Financial Times per la gestione del debito pubblico italiano. E adesso le...
Fuori controllo generi alimentari e spopolamento: tutto ha un inizio, e si chiama Governo...
Gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono che l'economia italiana nei prossimi mesi probabilmente rimarrà debole. Lo ha dichiarato il presidente dell'Istat durante un'audizione sulla...
Lo Stato rischia l’autogol sulle tasse delle banche: il clamoroso scenario degli extraprofitti
Il governo ha dovuto fare i conti con la rabbia dei contribuenti, la derisione dell'Europa, le casse vuote a causa della tassa sugli extraprofitti...
Spread e debito, i segnali strani e incomprensibili della BCE che spaventano l’Italia
In Italia, un po' come a Bruxelles, sappiamo tutti che c'è un partito di tipo trasversale che sostiene Forza Spread, perché gioca contro gli...
Il POS sotto i 60 euro è una miniera d’oro per i gestori, e...
Oggi parliamo brevemente della vicenda del POS. Se nell'ultimo trimestre il governo Meloni ha voluto imporre le proprie esigenze alla Commissione europea, a quest'ultima...
Bollette in clamoroso rialzo entro fine anno: lanciato l’allarme su gas e luce fuori...
Sembra che ci siano delle notizie negative per le famiglie italiane. Secondo quanto leggiamo dal primo dicembre la bolletta del gas potrebbe salire circa...
Trent’anni di fallimenti non sono bastati: le associazioni industriali chiedono ancora più Europa
A Berlino si è tenuto il quinto forum tra le associazioni industriali delle tre grandi potenze manifatturiere d'Europa.
La manifattura della Germania, dell'Italia e della...
Giorgetti bacchetta Lagarde per l’aumento dei tassi, ma non la dice proprio tutta
Negli ultimi giorni è stata ripetuta sui media, in modo abbastanza ossessivo, una frase pronunciata dal ministro Giancarlo Giorgetti riguardo allo spazio di manovra...
Democrazia e parlamento svuotati di ogni potere: attenzione all’ultima follia ESG
In merito ad alcune puntate che io ho fatto recentemente sul tema ESG, cioè Environment, Social and Governance, un complesso di norme che sta...
Inflazione: il linguaggio aggressivo di Christine Lagarde ormai è sovrastimato
Oggi parliamo dello spread. Un po’ come successe nel 2011, non è ormai più un mistero il fatto che in Italia e anche a Bruxelles ci sia un partito trasversale che tifa forza spread. Avvenne nel 2011 con esiti che ancora ricordiamo, avvenne nel 2018, lo ricorderete, con il primo governo giallo-verde, cioè Lega e 5 Stelle.
Seppure con notevoli differenze rispetto a quei due episodi, quello che portò poi al Governo Monti e quello che poi fece cadere il primo governo gialloverde. Ci risiamo, cioè ancora questa volontà italiana di farci del male. Per esempio su Repubblica alcuni giorni fa ha perso un titolo che offriva un'immagine esemplificativa della bagarre che attende il governo nelle prossime settimane e il recente contesto di aumento generalizzato dei tassi di interesse è provocato da aggressive dichiarazioni sul livello del futuro dei tassi provenienti da esponenti della Federal Reserve americana e della Banca Centrale Europea dove il BTP, cioè i buoni del tesoro pluriennali, ha mostrato maggiore sensibilità al rialzo rispetto al Bund, che è l'omonimo decennale tedesco.
Ma se noi guardiamo indietro di un anno, il BTP decennale offriva lo stesso rendimento di oggi, mentre il Bund tedesco è saluto dal 2,20 al 2,85%. Per questo motivo lo spread è sceso di 60 punti da circa 255 a circa 195 in questi giorni. Ovviamente bisogna anche ricordare che il 4,7% di un anno fa si registrò con una inflazione record che era quasi al 12% su base annua e con la Banca Centrale Europea che era impegnata a rialzare i tassi a colpi di 75 punti base alla volta.
Oggi la situazione è un po' diversa perché siamo con un'inflazione al 54% ad agosto naturalmente, sto dicendo gli ultimi dati noti, e probabilmente potrebbe esserci un calo ad ottobre e quindi quel rendimento potrebbe diventare un richiamo interessante. Insomma l'impressione che in questi giorni gli investitori abbiano sovrastimato le recenti parole di Christine Lagarde che ancora usa un linguaggio aggressivo e non si convinca che non può più seguire la politica monetaria della Fed, cioè della banca centrale americana, perché ci sono grandi differenze storiche e prospettiche sulla ragione dell'inflazione. La nota che vi voglio dare è che continuiamo sempre a parlare di finanza.
Abbiamo dei governi che ormai da vent'anni in Italia non capiscono che bisogna cambiare completamente il piano economico. Dobbiamo tornare a parlare di famiglie e soprattutto imprese, perché sono le imprese che creano i posti di lavoro e creano i prodotti e i servizi. Continuare a parlare di finanza per la finanza non ci farà uscire dalla situazione.
Malvezzi Quotidiani - L'economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi
Tassare (male) le banche non serve, bisogna cambiare sistema
Secondo quanto si apprende dai giornali come il Corriere della Sera o Il Sole 24 Ore, il Governo ha presentato al Senato un emendamento...
Dietro l’angolo nuove norme liberticide: avremo presto un’altra occupazione dei nostri soldi
Torniamo a parlare della tematica cosiddetta "ESG". Che sia in atto un piano di occupazione dello spazio economico attraverso un sistema di norme definite...
I numeri sul rialzo del PIL negli anni del Covid e una filastrocca sulla...
Oggi voglio dare qualche statistica, ma al di là dei numeri mi interessa commentare il significato, perché molto spesso vengono dati dei numeri statistici...