Ora l’UE scopre che la transizione green sarà un salasso, ma ecco subito un altro “whatever it takes”

Adesso si scopre, come io vi dicevo da anni, che la cosiddetta “transizione verde” penalizzerà la crescita e danneggerà la produttività dei paesi che la adotteranno. Ma guarda un po’ che strano!

La Banca Centrale Europea avverte oggi che la transizione verde dell’Europa sta impattando negativamente sulla produttività delle imprese nel breve e nel medio termine. Uno studio indica che le aziende più inquinanti potrebbero vedere calare le performance economiche fino al 30% nei prossimi cinque anni. Le politiche di sostegno alla transizione verde potrebbero portare a un aumento della produttività nel lungo periodo, ma nel frattempo i costi aggiuntivi dei fattori produttivi, per esempio prezzi dell’energia, emissioni di CO2, potrebbero rallentare la crescita nel breve termine.

Misure come l’imposta sul carbonio alla frontiera, il sistema di scambio delle quote di emissione, avranno un impatto significativo nel breve periodo. Tuttavia, nel lungo periodo, l’innovazione tecnologica verde potrebbe, secondo l’Unione Europea, sostenere la produttività delle imprese europee. La BCE evidenzia che sebbene i costi della transizione siano inferiori a quelli della inazione, è cruciale comprendere come questi cambiamenti influenzino le decisioni della produzione e le prestazioni aziendali.

In sintesi, emerge chiaramente che la Banca Centrale Europea è disposta per seguire i suoi obiettivi a qualsiasi costo, anche se ciò comporta la decadenza di intere economie nazionali e interi settori aziendali che rappresentano pilastri della produttività europea.

La domanda a questo punto è ma una volta che avranno raggiunto i loro obiettivi ideologici, quali saranno le conseguenze sul popolo europeo? Queste politiche di economia capitalistica spinta, queste politiche che guardano soltanto al mondo della finanza per la finanza, queste ideologie green – che comportano per esempio che gli italiani perderanno la casa perché non avranno più i soldi per ristrutturarla e adeguarla al concetto di ambiente (che loro hanno deciso e che noi non abbiamo votato): una volta che avranno raggiunto i loro obiettivi di finanza, quale sarà il destino della povera gente?

Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi