Giallo ITA: è autonoma e funziona, ma l’Italia ha comunque deciso di venderla

ITA, la nuova compagnia aerea italiana, ha annunciato che può prosperare autonomamente, come indicato dai risultati finanziari dell’ultimo anno. Tuttavia, il management ritiene che la collaborazione con un partner sia essenziale per la crescita e lo sviluppo delle sinergie. L’attuale operatività di ITA indipendente è parte del piano industriale iniziale, ma la compagnia ricerca comunque un partner per le fasi successive. Nel frattempo, l’antitrust dell’Unione Europea ha avviato un’indagine dettagliata sulla fusione tra ITA e Lufthansa il 23 gennaio, con una data di decisione finale entro il 6 giugno 2024.

La Commissione Europea afferma che l’indagine è in corso e la scadenza può essere prorogata secondo le norme comunitarie sulle fusioni. Insomma abbiamo avuto tre governi e tre mancate occasioni. La nostra Compagnia di bandiera aveva tutte le carte in regola per camminare con passo sicuro non da sola, ma autonoma. Tuttavia hanno scelto la scorciatoia, la vendita. Una strategia rapida, ma a quale costo? Noi ci troviamo in una situazione nella quale purtroppo molte imprese italiane, grandi, multinazionali, medie, piccole anche, stanno valutando in questo periodo storico la vendita.

Il problema è che quando c’è una vendita di una compagnia italiana, i compratori non sempre, anzi direi raramente, sono italiani. Il problema quindi è una perdita di economia per il nostro Paese. Il problema deriva dal fatto che non avere avuto una visione strategica dal punto di vista politico ha portato ad una perdita di visione strategica anche nel mondo economico. Per il mio mestiere tutti i giorni ho a che fare con imprenditori. E dato che fornisco agli imprenditori consigli di natura strategica, mi rendo conto di come ormai sempre più gli imprenditori non abbiano fiducia nella classe politica. Le privatizzazioni degli anni 90, le svendite che da 30 anni stiamo facendo di tutto il nostro comparto produttivo, ha tolto fiducia. E oggi gli imprenditori sempre più ragionano sentendosi soli. Hanno due problemi. Il problema del sentirsi soli e il problema di sentire che hanno poco tempo. Poco tempo per fare le scelte giuste. In questo il mondo politico è drammaticamente distante.