“Un Presidente del Consiglio che comunica su un social di una multinazionale americana che non paga tasse? Ridicolo” ► Marco Rizzo

Sono per tutti, ma pensano proprio a tutti? Il riferimento è agli ultimi decreti, inevitabilmente al plurale per la grande quantità di restrizioni e correzioni fatte ai Dpcm del governo in questi giorni.
Nessuna correzione sembra però aver giovato alle minoranze, cioè a quelle parti della popolazione da cui, secondo Marco Rizzo, segretario del PC, bisognerebbe invece partire.

Ancora troppo lunga la sua lista di persone che a sua detta non gioverebbero assolutamente di nessun provvedimento dello Stato in questo periodo di crisi non solo sanitaria ma anche economica.
E non vanno dimenticati bambini e anziani“, tiene a sottolineare Rizzo in diretta con Matteo Raimondi e Luigia Luciani, bambini per i quali, fino a 12 anni sarebbe indispensabile almeno mezz’ora di movimento, come fa sapere l’OMS.

Come fa chi si trova in un piccolo appartamento? Come accedere al proprio conto corrente se si è disabili? Come garantire il diritto all’istruzione a chi non ha connessione wifi o tablet?
Ecco l’intervista a Marco Rizzo, che non si è risparmiato qualche frecciatina al Presidente del Consiglio.

Rizzo contro Conte: “Un Presidente del Consiglio che comunica su un social di una multinazionale americana che non paga tasse? Ridicolo”

I decreti del governo non parlano della condizione dei bambini, parlano del fatto assolutamente giusto di poter portar fuori il cane, ma non si parla dei bambini. I bambini subiscono uno choc in questi giorni.

Il problema è che l’OMS ha detto che ogni giorno un bimbo deve avere almeno 30 minuti di mobilità, quindi bisogna fare in modo che questo possa avvenire.
Poi dobbiamo pensare anche a quei figli che non hanno i tablet, il wifi, il collegamento: come possono accedere al diritto fondamentale della scuola pubblica?

Per il primo problema basterebbe una norma molto semplice, cioè che a 150-200 metri da casa un adulto che porta a fare un giro un bimbo dovrebbe essere controllabile. Non servirebbe neanche un foglio, perché sei attorno all’isolato, basta il documento.

Un’altra valutazione è che ci sono molti anziani che non hanno bancomat o carta di credito e devono poter prendere dai loro risparmi qualcosa per campare. Bisognerebbe aprire corsie preferenziali, per fargli saltare le code ed evitare che siano in difficoltà, ci sono anche anziani che hanno disabili, che non si possono muovere. Bisogna prestare attenzione a queste fasce deboli che non hanno voce. Il buonsenso, il volontariato sono cose fondamentali, ma devono essere aggiuntivi all’azione dello stato.

Credo che mai come oggi sia venuta alla luce in un momento così drammatico, la superiorità basata sulla collettività e non sul profitto. Mentre i medici o il personale dei supermercati lottano in prima linea ci sono settori aperti assolutamente inutili ai bisogni primari, ancora nessuno dice che cominciano ad esserci piccoli settori con aumenti di profitto del 20-30%.

Mes e coronabond sono tutti soldi a strozzo, sono “cravattari”, fondi che devi restituire alla BCE. Dobbiamo capire che nei confronti di questa banca ci deve essere un rapporto di rottura, così come col Fiscal compact e gli altri trattati. Se non capiamo questo la situazione sarà ancora più drammatica, metteranno delle condizioni che distruggeranno lo stato sociale del nostro paese: vogliono schiacciare il popolo italiano tagliando le pensioni e la sanità pubblica. Faremo la fine della Grecia con la differenza che loro di abitanti ne hanno molti meno.

Credo ci sia la possibilità di dire di no, strappare questi trattati, uscire da questa gabbia.
Ricostruzione di una grande IRI? Può avvenire se c’è un cambiamento di sistema in termini collettivi, ovvero socialismo. Vuol dire socializzazione dei grandi mezzi di produzione: non mi riferisco a drogherie, tabaccai, panetterie, ma affidare la gestione ai lavoratori di grandi mezzi di produzione, come autostrade, che diventeranno pubbliche, come le ferrovie, Alitalia, il trasporto aereo in generale. Affidate a chi? A un amministratore delegato che salta da una porta all’altra e viene licenziato con 20 milioni di euro di liquidazione? No! Calci nel culo, basta.

Vi faccio un esempio, secondo voi avevamo bisogno di questo signor Elkann che sostituisse Marchionne? Sono figure inutili, possiamo costruire automobili senza la proprietà di questi signori che non sanno neanche fare nulla.

Complessivamente questa classe politica che ci governa, e aggiungo anche 5 Stelle e opposizione, sono di un livello assolutamente inadeguato, ridicolo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano che va su una piattaforma social di una multinazionale americana che non paga tasse? Ne vogliamo parlare?
Vi rendete conto che se il signor Zuckerberg decide di schiacciare il pulsante e interrompere quel discorso, il Presidente del Consiglio viene oscurato al popolo italiano? E’ una situazione ridicola.
Non me la prendo con Conte in particolare, segnalo un decadimento generale.

I tempi del passato vedevano uomini come Togliatti, ma voglio citare anche Almirante. Allora il mondo era diviso in blocchi, c’era l’Unione Sovietica mentre dall’altra parte c’era gente come Mitterrand, personaggi che non ci sono più: siamo caduti davvero in basso“.


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