Torna la Stanza Sociale (Social Room) di Radio Radio in compagnia di Fabio Duranti e del filosofo e saggista Diego Fusaro. A un passo dalle elezioni europee viene da chiedersi – tra le altre cose – che ne sarà di Mario Draghi?

Si avvicina il termine del suo mandato, ma intanto girano voci su una possibile ricollocazione. Mario Draghi tornerà a far parte della politica nazionale?
Nomina di senatore a vita e rientro in politica dalla porta principale?

Il nome di Draghi è un nome che circola da tempo, un nome che secondo Diego Fusaro può essere individuato, verosimilmente, come “colui che dai piani alti dei tecnocrati repressivi delle brume di Bruxelles verrà calato come nuova guida destinata a svolgere le funzioni un tempo svolte dalla giunta militare del colpo di stato tecnico economico di Mario Monti del 2011″.

Un passo prevedibile, a giudizio del filosofo, quello della carica di senatore a vita.

A dimostrarlo i rotocalchi nazionali e le riviste di varietà, nei quali da tempo Mario Draghi viene incensato. “Presentato insieme alla famiglia mentre si reca in chiesa – osserva Fusaro di modo che il popolo si accinga ad amarlo e a desiderarlo, e appaia una libera scelta quella che in realtà è una imposizione preordinata“.

I motivi? “Quando il sistema tecno-capitalistico è pronto a calare dall’alto i propri uomini – spiega il saggista – deve prima operare cercando di ottenere il consenso, in modo che dal basso il popolo si illuda di amare e di scegliere colui il quale viene calato invece d’imperio con una sorta di scelta autocratica dell’élite”.

Si sta preparando il terreno, insomma, affinché il cambio di regime avvenga come “necessità sistemica”, come un’ancora di salvezza: “Avverrà una crisi spaventosa – è la previsione di Diego Fusaroquella che Klein chiama una Shock economy, con attacchi concentrici della finanza speculativa internazionale, di modo che e Mario Draghi possa apparire come il redentore che nella crisi insostenibile scende in campo per salvare l’Italia e traghettarla in un porto sicuro”.