La BCE può stampare moneta dal nulla“, a dirlo non fu un membro dell’opposizione al Governo Conte, né un esponente della controinformazione, bensì nientemeno che Mario Draghi.
E’ in effetti così che funziona la creazione del denaro in quel di Bruxelles, seguendo determinati canoni e restrizioni, certo, ma senza nessun vincolo aureo di alcun tipo: i soldi vengono stampati praticamente premendo un bottone.

Questo a fronte di una malattia che a quanto si dice, rischia di intasare le terapie itensive, e per cui si sacrificano alcuni diritti garantiti dalla Costituzione, diviene paradossale nel momento stesso in cui si dice che premere quel tasto e stampare moneta per salvare vite “non si può fare”.

Ma perché non è possibile? Chi lo ha deciso? E quale potrebbe essere un sistema alternativo con il quale costruire ospedali e allo stesso tempo, non andare in default?
Lo ha spiegato il Prof. Valerio Malvezzi a ‘Un Giorno Speciale’.

Non dimentichiamoci che la pressione fiscale è esplosa dagli anni ’70 in poi, ma è esplosa soprattutto perché dal 1981 in poi noi non abbiamo più sovranità monetaria, cioè il diritto dello Stato di chiedere alla Banca Centrale di acquistare titoli di Stato.
Da lì in poi il debito pubblico è passato da circa il 60% a oltre il 120%. Quella è stata la cosa fondamentale che ha generato tutti questo, cioè noi siamo stati costretti ad alzare la pressione fiscale e tagliare la spesa pubblica. L’esatto opposto di quello che propongo con l’Economia Umanistica.

Con l’Economia Umanistica vi assicuro che il problema del coronavirus non ci sarebbe, perché noi creeremmo ospedali, infermieri e medici, e creeremmo protocolli di sicurezza per i quali la gente non avrebbe il problema vero che è quello di esaurire le malattie infettive. Porca pu**ana! Creo mille, diecimila, centomila posti di malattie infettive in Italia e risolvo il problema alla radice.

Il vero problema che non si dice è che non lo possiamo fare per ragioni europee, perché non possiamo spendere nella sanità i nostri soldi e curare gli ammalati. Quindi arriviamo a situazioni di cui non parla nessuno per cui ci sono casi oncologici e di persone che hanno problemi di cuore che incontrano disservizi, perché non abbiamo posti letto sufficienti nelle terapie intensive.
Allora io, da aziendalista, dico: ma perché non facciamo più letti?
Risposta: “Perché non ci sono i soldi”. Ma se i soldi si creano schiacciando un bottone perché non lo facciamo? Allora lì andiamo a toccare l’altarino, perché è tutto un gioco finanziario a livello mondiale, ed è questa la ragione per cui questo sistema va distrutto e dobbiamo tornare a parlare di economia dell’uomo. Dove davanti alla morte non si parla di tassi d’interesse, né di MES, né si chiede quanto costa
“.


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