Circondati da un virus che ci descrivono senza via di uscita, se non attraverso il vaccino. Immersi in un’economia di mercato, dove il contante lascerà sempre più spazio alla carta di credito. Verso quale tipo di società stiamo andando?

Secondo il professor Valerio Malvezzi, ospite di Fabio Duranti e Francesco Vergovich, si sta chiudendo il cerchio degli analisti della finanza che vedono realizzare il loro progetto T.I.N.A: There is no alternative. L’unica via uscita che ci vogliono indicare sarebbe quella di investire i nostri soldi nei mercati, di nutrire l’economia capitalistica.

Ecco l’intervento del Prof. Malvezzi a “Un giorno speciale”.

“Illogico: troppi medici parlano di economia”

“Non entro nel dibattito medico perché ci sono già troppi medici che parlano di economia. E non troverete mai in me uno che parla di medicina. Però voglio fare una riflessione. Sono mesi che mi interrogo sul perché sta succedendo tutto questo. E lo trovavo assolutamente illogico. Vedo che abbiamo danni diversi in Cina, negli Stati Uniti, in Russia, in Italia, in Francia e in Germania. Chi più e chi meno tutti ci stanno perdendo. Poi siamo il fanalino di cosa, ma questa è un’altra questione”.

There is no alternative

“Domanda: quindi ci può essere una spiegazione economica di quello che succede? Io sono mesi e mesi che mi interrogo. Alla fine ho visto quello che accade nel mercato dell’economia capitalistica. Oggi tenere i soldi sotto il materasso rende mediamente lo 0,15%. Investire in obbligazioni rende lo 0,5%. Investire in azioni rende circa il 5,5%.

Ci stanno portando in un mondo in cui tenere i soldi sotto il materasso è impossibile. Perché andiamo verso la società senza cash, cashless. O addirittura in un mondo in cui per tenere i soldi sotto il materasso devo pagare. Ci stanno portando in quello che nel gergo della finanza chiamano “There is no alternative”. Non c’è alternativa, siamo obbligati tutti a investire in azioni”.

E’ casuale tutto quello che succede

“Ci rendiamo conto che tutto il mondo viene portato a credere che dobbiamo vivere nel rischio perenne? Siamo portati a ragionare di rischio come se fosse ineluttabile.

Non c’è più una professione sicura, non c’è più un lavoro sicuro, non c’è più un’impresa sicura, non c’è più un investimento sicuro. Ergo, dobbiamo andare sul mercato borsistico mondiale. E’ casuale tutto quello che succede?

“I soldi ci sono! Ci raccontano menzogne”

“I soldi si creano schiacciando un pulsante nelle banche centrali. La scusa che i soldi non ci sono è una menzogna che serve a mantenerci in questo stato di paura… Se io fossi una statista italiano non me ne fregherebbe niente degli impegni europei, non me ne fregherebbe un caz** di niente. Emetterei titoli di Stato e pretenderei che li acquistasse la Banca Centrale per comprare medici, ospedali e tutto quello che serve. Non lo facciamo per motivi politici”.


ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE

LEGGI ANCHE: