“Il Mes è un debito, se ne avremo bisogno aumenteremo il deficit”: con queste parole il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha messo fine alle chiacchiere sul Mes.

Non conviene dunque considerarlo come risoluzione ai danni economici causati dall’emergenza Covid.

Il concetto espresso dal Premier in questa dichiarazione però non è nuovo al pubblico di Radio Radio: l’economista Valerio Malvezzi da mesi ai nostri microfoni batte proprio su questo punto.

In diretta a ‘Un giorno speciale’ insieme a Francesco Vergovich e Fabio Duranti ha ripercorso le sue considerazioni analizzando punto per punto le parole di Conte. Ecco cosa ha detto il Professore.

“Mi chiamavano complottista, ora Conte ha ammesso quello che dicevo sul Mes…” ► Malvezzi

“Il Presidente Conte probabilmente ha seguito Radio Radio. Sentire che dice quello che ripeto da un anno è curioso.

Dice che il Mes è debito… Ah sì? Da quando? A quanto pare da pochi giorni, perché prima erano contributi a fondo perduto.

Dice che il suo rimborso comporta delle nuove tasse… Ah sì? Non lo avevamo capito.

Che non conviene in termini finanziari… Io lo dico da settimane: se dobbiamo prendere il Mes perché costa poco in tassi di interesse e perché non riusciamo ad accedere ai mercati finanziari, mi spiegate come mai sulle aste dei Titoli di Stato si acquistano la metà dei titoli che vengono richiesti? Mi spiegate dov’è il vantaggio finanziario di prendere il Mes?

Poi dice che il Mes andrebbe a finanziare delle spese già a bilancio e che prenderlo non solo non serve a niente, non solo non sarebbe un vantaggio, non solo farebbe alzare le tasse, ma peggiorerebbe anche l’immagine del nostro paese, cioè faremmo credere ai mercati che non saremmo più in grado di accedere ad essi.

Insomma, quello che ho sentito mi ha lasciato un po’ perplesso. Io lo dico da mesi, ma ero considerato un pazzo, un cretino e un complottista.

La domanda che io faccio è: caro Presidente Conte, avere passato più di 7 mesi a discutere di una cosa che non aveva nessun significato, quando non abbiamo usato la leva del debito pubblico che era estremamente vantaggiosa in quei mesi, e oggi siamo in emergenza… questi danni chi li paga?


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