Il bene comune che viene oscurato dagli interessi di pochi: è questo il principio che domina la società capitalista contemporanea. Nonostante qualche timida eccezione, anche in Italia e in quella che dovrebbe essere la casa di tutti gli italiani, vale a dire il Parlamento, questo criterio trova le sue fondamenta.

Così i grandi colossi internazionali, dal digitale alla sanità, riescono a trarre i maggiori profitti alle spalle dei cittadini. In questo senso l’ultima frontiera è incarnata dal 5G, che attraverso attente analisi costi/benefici non ha mai convinto sul fronte salute e sicurezza.

Nonostante ciò, in pochi tra i rappresentati del popolo hanno sollevato la questione. E figuriamoci cosa potrebbe accadere con un Parlamento a ranghi ridotti per via del referendum che ne apporterebbe un netto taglio.

Una riflessione mossa da Fabio Duranti, che insieme al professor Enrico Michetti e ai microfoni di Francesco Vergovich, ha accusato i responsabili che ci hanno traghettato fino a questo scenario.

Ecco il commento di Fabio Duranti a “Un giorno speciale”.

Duranti: “5G rovina totale della nostra privacy”

“Oggi si fanno le cose solamente dove convengono perché le società private questo fanno. E infatti noi oggi al Sud stiamo parlando di 5G, che sarà la rovina totale della nostra privacy e dell’essere spiati ovunque e comunque. E ancora manca la banda larga al Sud Italia”.

Michetti: “Il numero dei parlamentari deve essere ampio”

“Il Parlamento è il momento di sintesi di tutte le istanze che provengono dai territori. Ecco perché il numero dei parlamentari deve essere ampio. Lasciate gli attuali che sarebbero da licenziare quasi tutti. Tagliare il rappresentante significa estromettere dei territori”.

Duranti: “Vogliono farci dimenticare del passato”

“A me fanno paura quelle persone incolte che dicono ‘eh vabbè, ma questi sono principi vecchi’. Io ho assistito giorni fa addirittura a medici che mi dicevano ‘eh vabbe ma i principi di Pasteur e Montagnier ormai sono vecchi’.


Tempo fa discussi con una persona che magnificava Zuckerberg per aver creato Facebook. Gli ho detto: guarda che Zuckerberg non ha fatto altro che sfruttare, con l’aiuto di finanziatori esterni, le scoperte dell’uomo degli ultimi cinquanta mila anni. Sono solo degli approfittatori della parte finale delle scoperte dell’uomo. Vogliono farci dimenticare del passato. Questa follia è quella che ci porterà nel dirupo.”


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