Un presente di fugacità, quello in cui viviamo. Ciò a partire dal modo di comunicare, istantaneo e passeggero, per concludere con il modo di acquistare, a rate e per beni che avranno una durata sì e no di due o tre anni.
È su questo presente che ha riflettuto Fabio Duranti in diretta: viviamo per lavorare e lavoriamo per comprarci beni che alla fine non sono nemmeno nostri.
Ne ha parlato con Francesco Vergovich in diretta a ‘Un giorno speciale’, chiedendosi: “Chi è che ha denaro, lo presta e ne vuole indietro ancora di più? Un parassita. L’italia non muore di debito, muore perché sta pagando interessi speculativi a chi le ha prestato i soldi”.
L’intervento completo in questo video.
“Non ci rendiamo conto che ci stanno togliendo anche la proprietà!” ► Fabio Duranti
“Noi viviamo un periodo dove non esiste più il principio del bene durevole e della qualità del bene. C’è una sorta di consumismo sfrenato per obbligare le persone a dover sempre lavorare per ricomprare le cose che invece dovrebbero durare e permettere a quelli che le producono di accumulare somme di denaro immense. Il problema è che gli Stati devono darsi delle regole proprio per evitare questo.
Molti vivono in una casa di proprietà, proprietà lasciata dai genitori, dai nonni oppure essi stessi hanno contribuito alla costruzione. E’ il mio caso, per esempio. Ecco oggi io non potrei ricomprarla. Varrebbe troppo rispetto a quanto io oggi riesco a risparmiare, non vivere, risparmiare!
Oggi ci vengono a raccontare la storiella che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità… Aver privatizzato tutto è un grandissimo errore. Tu metti la ricchezza nelle mani di pochissimi soggetti che hanno l’unico scopo di lucrare, lucrare, lucrare sul lavoro degli altri. Il servizio pubblico non ha scopo di lucro. Oggi le aziende devono rispondere ai loro soci, ai loro prestatori di denaro che prestano ma vogliono molto di più indietro, quindi interessi speculativi… Parassiti! Parassiti! Parassiti! Ma chi è uno che ha denaro, lo presta e ne vuole indietro ancora di più? Un parassita che non produce nulla!
Noi stiamo morendo di interesse in Italia. L’Italia non muore di debito, muore perché sta pagando interessi speculativi a chi le ha prestato i soldi. E perché li hanno dovuti prestare? Perché non li abbiamo più potuti stampare, semplice.
Il liberismo è il fulcro di tutto manovra che serve a far arricchire poche persone e a tenere povere ma non morte tutte le altre.
Oggi l’oggetto che compri non è neanche tuo! Io te lo noleggio, te lo affitto. in realtà noi non ci stiamo rendendo conto che ci stanno sottraendo la proprietà. Noi non abbiamo più nulla di nostro. Ci hanno abituato a un nuovo modo di pensare l’economia, l’economia a rate. Siamo semplicemente delle rotelle di un meccanismo che va ad arricchire e alimentare sempre quelle poche persone che alla fine governano il mondo. L’esperienza covid ce lo ha insegnato. Hanno voluto impaurirci con questa storia, adesso accade né più e né meno quello che accadeva prima soltanto che oggi viene preso come scusa per sottometterci”.
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