Seconda ondata? Terapie intensive intasate? Nuovo lockdown? Si starebbe facendo troppo terrorismo mediatico, secondo il Prof. Matteo Bassetti. Il linguaggio usato dai media appare a suo dire eccessivamente allarmista e di certo non commisurato a quella che a detta del Professore è la reale entità del pericolo da coronavirus. Le autorità, poi, sembrano non fare nulla per placare questo continuum di ansia e paura.

Come si fa a non distinguere la figura del positivo al covid da quella del malato di covid? Le conseguenze di questo modo di fare informazioni potrebbero essere molto gravi secondo il direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società Italiana di Terapia Antinfettiva (SITA).

I motivi li ha spiegati in questa intervista rilasciata a Stefano Molinari e Fabio Duranti. Ecco cosa ha detto in diretta su cosa di veramente grave potrebbe accadere il prossimo autunno.

LA PREVISIONE DEL PROF. BASSETTI ► “In autunno salteremo per aria, ma non sarà colpa del virus…”

“C’è stato il giorno più basso dall’inizio dell’epidemia, perché due morti in tutta Italia non c’erano mai stati – e ricordo che parliamo di morti che non sappiamo se ‘per’ o ‘con’ il covid – e nessuno l’ha nominato. Ecco perché credo che ci sia… Non voglio dire un disegno, non lo so, ma io credo che ci sia purtroppo poca gente che vuole dare i messaggi ottimistici.

A me hanno detto che sono banalizzante, che sono negazionista, mi hanno insultato… Io mi sono stufato, facciano quello che ritengono opportuno. Poi pagheranno le conseguenze. Sapete quando? A ottobre novembre, ma non per la seconda ondata. Al primo starnuto il nostro sistema sanitario salterà per aria per colpa di questa gente che ha terrorizzato il popolo! Se noi continuiamo a dire che ti viene il covid, sei fritto e muori, il primo a cui viene 37 di temperatura corre al pronto soccorso e cosa vuol dire per noi? Saltare per aria! Il problema non sarà la seconda ondata, sarà l’iper-afflusso di persone con nessun problema.

Ci sono sporadicissimi casi gravi, ma ormai è diventata veramente molto simile a una forma influenzale. A novembre avremo centinaia di migliaia con questi sintomi e allora salterà per aria il sistema perché tutti saranno terrorizzati da questo virus”.


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