Diminuisce il tempo a disposizione, mentre crescono apprensione e interrogativi. Così è sintatizzabile l’atmosfera che aleggia in torno al ministero dell’Istruzione, con al vertice della pubblica istruzione la ministra Lucia Azzolina in questi giorni impegnata in riunioni, consultazioni e visite.

L’obiettivo resta quello già annunciato: aprire le scuole il 14 settembre garantendo la didattica in sicurezza. In questo senso non accennano a placarsi le proteste dei diversi organi che compongono il sistema scolastico italiano. I sindacati scioperano, gli insegnanti protestano, gli studenti manifestano.

Riuscirà la ministra Azzolina, sempre al centro di polemiche e attacchi bipartisan, a mantenere le parole spese nelle ultime settimane? Luigia Luciani e Stefano Molinari ne hanno parlato con Laura Scalfi, membro del comitato promotore di Azione con delega alla Scuola.

Ecco l’intervista a Laura Scalfi a “Lavori in Corso”.

Non siamo tranquilli per niente. Adesso stiamo facendo le cose dovevano essere fatte mesi fa. Il momento della fiducia è passato. Se manca una strategia sulla scuola me la prendo con la ministra Azzolina.

Mancano docenti, mancano docenti per gli studenti, programmi educativi specifiali. Mancano aule, manca l’edilizia scolastica. Mancano tante cose.

La scuola è stata sacrificata negli anni, ma anche adesso. Rimane lì, nessuno ci vuole investire. Viene trascurato il diritto all’istruzione di ogni studente. Chi ha la responsabilità, l’onore e l’onere di dirigere un ministero importante come quello della pubblica Istruzione non deve fare solo passerelle“.

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