“Covid clinicamente morto“: la tesi di un virus che arranca sempre di più trova ora spazio anche nei famosi salotti televisivi.
Lo ha detto il direttore delle Unità di anestesia e rianimazione generale e cardio-toraco-vascolare dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, il professor Zangrillo sulle reti del servizio pubblico, e, sebbene bersagliato il giorno seguente da un’opinione pubblica divisa e infuocata , è un gran passo avanti non solo nella lotta al coronavirus, ma anche nella diversità della narrazione reperibile a riguardo sui media “mainstream”.
Lo ha sostenuto Fabio Duranti a ‘Un giorno speciale’, ricordando quanto le opinioni rassicuranti fossero state finora bistrattate e confutate allo stremo dell’accanimento, così come è accaduto a sua detta con l’editoria pura, ossia quell’informazione che non dipende da partiti o finanziamenti pubblici, ma che si sostiene con la sua sola qualità. Proprio come la verità: pura, semplice e insopprimibile, per quanto di tenti di oscurarla. Ecco il dibattito con Francesco Vergovich.
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