Come trasformare una semplice votazione del Parlamento in scene di caos, di certo non all’ordine del giorno? Basta chiederlo a tutti quei senatori che nelle ultime quarantotto ore hanno scritto la storia. Purtroppo non nel senso positivo del termine.

Difatti erano almeno trent’anni, stando i dati che trapelano dalle stesse fonti istituzionali, che non si ricorreva alla ripetizione di un voto espresso dall’aula. Così è accaduto tra ieri e oggi, quando in Senato si è discusso del cosiddetto “decreto Elezioni”.

Non si è trattato della consueta bagarre che di tanto in tanto si accende tra i parlamentari. Questa volta la situazione è degenerata in una fase di disordine che si è protratta per l’intera seduta. Oggetto della contesa? Una presunta irregolarità nelle procedure di voto, già complicate delle norme anti-covid, reclamate dalle opposizioni per voce dell’esperto senatore leghista Roberto Calderoli.


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