In questi giorni il Governo ha annunciato la nascita di una task force. Un comitato di esperti guidato da Vittorio Colao che avrà il compito di elaborare le misure necessarie per accompagnare l’Italia verso la cosiddetta fase 2 dell’emergenza pandemia.

La parola “misure necessarie” fa suonare in me un campanello d’allarme. Approfittando infatti dello stato di necessità spesso si costringono i popoli ad accettare misure che vanno contro i loro interessi, ma che in situazioni ordinarie non avrebbero accettato mai. È la cosiddetta strategia della “shock economy“, preconizzata dai padri fondatori di quel pensiero neoliberista che oggi sta infettando l’Unione Europea creando più danni di qualsiasi pandemia.

E da dove provengono i membri di questa task force? A capo troviamo Vittorio Colao vicepresidente della lobby europea “Round table of Industrialists“. Una lobby che in pochi conoscono. Si tratta di una organizzazione nata per tutelare gli esclusivi interessi delle grandi multinazionali.

Tra i membri di spicco oltre a Colao troviamo infatti Peter Sutherland della Goldman Sachs, ossia la banca che nel 2011 attaccò l’Italia. Presente anche il presidente del controverso gruppo Bilderberg, lo spietato Etienne Davignon. Questi sono gli ambienti che frequenta Colao alla European Round table. Oltre ovviamente alle grandi banche d’affari internazionali come la Morgan Stanley, dalla quale proviene proprio il capo della task force istituita da Conte.

Tornando al Bilderberg, il nome di Colao appare nelle liste di quella organizzazione per la prima volta proprio nel 2018. Insieme a lui spicca il nome di Mariana Mazzucato, altro personaggio che il Presidente del Consiglio ha scelto per la task force governativa. La domanda sorge spontanea: Conte si sarà fatto suggerire da qualcuno o in quegli ambienti dell’alta finanza speculativa hanno davvero la sfera di cristallo per aver convocato per la prima volta meno di due anni fa proprio Colao e Mazzucato?

Opto ovviamente per la seconda risposta dato che a quella riunione del 2018 c’erano anche Ursula von der leyen, poi diventata presidente della Commissione Europea e Charles Michel, poi diventato presidente del Consiglio Europeo. L’anno prima c’era anche Christine Lagarde, poi diventata governatore della Banca Centrale Europea. Questi speculatori internazionali hanno davvero una sfera magica. Altrimenti dovremmo pensare che siano proprio loro ad imporre questi personaggi.

Eppure lo abbiamo visto in queste settimane come si pongono nei nostri confronti in quei particolari ambienti. Lo abbiamo visto con le parole della Lagarde che hanno fatto schizzare senza motivo il nostro spread. Ma anche con le inaccettabili frasi contro di noi della Von der Leyen. Ma allora perché Conte ha scelto proprio tra i membri di quelle stesse organizzazioni i nomi di coloro che invece dovrebbero salvarci?

È pur vero che noi non abbiamo scelto né la task force e neanche coloro che l’hanno istituita. Allora è ovvio che qualcuno dovesse scegliere per noi.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo


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