Ieri l’Inghilterra ha trovato la soluzione in un battito di ciglia. Ha deciso che la sua Banca Centrale può prestare direttamente allo Stato. Quindi lo Stato emette titoli, se nessuno li compra interviene la banca centrale acquistandoli ed emettendo moneta per finanziare lo Stato. Proprio come funzionava in Italia fino al 1981.

Ddesso non funziona così?

No, adesso lo Stato emette i titoli, se i mercati non li acquistano lo stato è fregato. Per convincere i mercati ad acquistare i nostri titoli dobbiamo offrire interessi altissimi o garanzie per loro tipo il Mes.

Basterebbe una lettera della Banca Centrale Europea in cui comunichi la sua decisione di acquistare direttamente i titoli dagli stati senza passare per le banche come intermediari e quindi di garantire il debito. Alla BCE non costerebbe nulla e in un attimo avrebbero risolto tutti i problemi economici di cui sentite parlare in queste ore.

Ricordo che nel 1981 questo meccanismo fu interrotto con una semplice lettera della Banca d’Italia al Ministero del Tesoro. E il tempo di una lettera ci vorrebbe per ripristinarlo.

Ma noi serviamo in crisi.

Cerchiamo di fare chiarezza sul MES altrimenti ci faranno credere alla possibilità delle condizionalità più leggere.

Non esiste alcuna possibilità di condizionalità ridotte, se anche esistessero in una fase iniziale potrebbero modificarle in qualunque momento per due motivi principali:

  • Le condizioni a cui è soggetta l’assistenza finanziaria nell’ambito del MES possono essere modificate unilateralmente dalle istituzioni europee, come prevede il regolamento 472/2013. Sarebbe a dire che i creditori, in qualunque momento, potranno cambiare le condizionalità dei prestiti concessi, avendo dalla parte loro la forza di un trattato europeo. Come scrivono oggi sul Sole 24 Ore: ‘Si può prevedere che, non appena la tempesta sarà passata, il MES (il cui Consiglio dei governatori è composto dai ministri dell’Economia dei paesi membri) pretenderà dai debitori condizioni ben diverse, e si tornerà a parlare di piani di rientro, avanzi primari e così via”. Su questo il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, è stato molto chiaro: passata l’emergenza i paesi dovranno rientrare del debito e del deficit accumulati per gestire la crisi, assieme agli squilibri pregressi.
  • Se anche noi chiedessimo una linea di credito senza condizionalità, ricordiamoci che per il Mes nel 2012 abbiamo sottoscritto per 125 miliardi di euro che ci possono chiedere in qualunque momento. Ne abbiamo versati al momento solo 14. Quindi siamo legati al Mes ancora per 111 miliardi. Dato che ogni paese può invece chiedere al Mes soltanto il 2% del Pil vuol dire che l’Italia potrebbe chiedere al Mes 35 miliardi, il Mes potrebbe chiedere all’Italia 111 miliardi.

Il Mes non conviene in nessuna occasione.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo


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