L’alleanza tra Pd e Cinque Stelle genera sempre dibattito. Come evidenzia l’editoriale di oggi sul Corriere della Sera a firma Antonio Polito, poco o nulla cambia tra ciò che succede in questo Governo e la coalizione precedente. Come spiega lo stesso Polito:

“La vera cosa che li accomuna è la natura innaturale di questa alleanza. Sono partiti che credono che il loro interesse non sia la buona riuscita del Governo, ma la sconfitta e l’umiliazione della concorrenza. Che è un gioco che abbiamo già visto con Di Maio e Salvini, ma che ora si ripropone in tre vista anche la presenza di Renzi, a cui piace fare il terzo incomodo. Guardano a interessi contrastanti tra loro. L’obiettivo primario di questo Governo era opporsi alla Lega, cosa che potrà non piacere ai salviniani ma almeno era una motivazione politica valida. Ora, se un Governo nato per fermare Salvini lo fa invece volare nei sondaggi, capite bene che è un Governo non adatto nemmeno al suo scopo primario.

Il Pd arriverà alle elezioni emiliane, ma se dovessero finire con una sconfitta del Pd non credo che il Governo potrebbe reggere francamente. Come ha detto Giorgetti, il Pd non ha valutato cosa significhi stare in alleanza coi 5 Stelle, ma soprattutto non sapeva che avrebbe avuto un’alleanza con Renzi, che cerca voti. Zingaretti non voleva fare questo Governo, ma evidentemente ci sono state pressioni forti, anche internazionali“.


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