Si è insediato oggi il Governo giallorosso e, su proposta del neo ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha deliberato in Cdm di impugnare una legge del Friuli Venezia Giulia. Stando a quanto si legge dal comunicato ufficiale, tra le motivazioni figura il fatto che questa legge contiene norme discriminatorie nei confronti dei migranti.

Ad esprimersi in merito ai nostri microfoni è proprio il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

Oltre che è un attacco feroce all’autonomia regionale, e questo è palese, ma in realtà le norme principali sono due. Una dove noi stanziamo delle risorse per diminuire la disoccupazione nella nostra regione, ovvero un contributo alle imprese che assumono persone in stato di crisi occupazionale, con un vincolo che devono essere residenti da almeno 5 anni” ha spiegato in apertura il politico leghista.

Per quanto concerne la seconda norma, ha proseguito Fedriga, “abbiamo trovato un piano sull’immigrazione targato PD, dove c’erano dei finanziamenti per pagare, ad esempio, dei corsi di sci per i richiedenti asilo con i soldi della Regione. Abbiamo tolto quelle risorse e le abbiamo messe per i rimpatri volontari“.

Queste sono le due norme-simbolo che ci hanno impugnato. Ovviamente simbolo per loro, perché vogliono far vedere che è cambiata la politica” ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia, e aggiungendo “è strano, devo dire, che il M5S, che fino all’altro ieri governava con la Lega e faceva una politica seria, per quello che ritengo io, di rigore sull’immigrazione, due giorni dopo si faccia dettare la linea dal PD con un’impugnazione che dà due fattori. Ovvero, che questo Governo è a favore dell’immigrazione controllata ed è contro l’autonomia“.


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