
Juventus-Udinese apre il quadro degli ottavi di finale di Coppa Italia, inaugurando una fase della competizione in cui ogni passo falso può costare carissimo. All’Allianz Stadium si affrontano due formazioni che conoscono già bene i rispettivi punti di forza e limiti, avendo incrociato le proprie strade in campionato pochi mesi fa.
La Juventus di Spalletti arriva alla sfida con sensazioni contrastanti. La rimonta contro il Cagliari ha dato un segnale positivo sul piano del carattere, ma il gruppo deve fare i conti con l’assenza pesante di Vlahovic, fermato da un infortunio che lo terrà fuori per diversi mesi. Una perdita che costringe Spalletti a ridisegnare il reparto offensivo e a trovare nuove soluzioni.
L’Udinese, dal canto suo, vive una stagione altalenante, dove però ha dimostrato di poter colpire anche avversari di livello superiore. In campionato, i friulani hanno espugnato San Siro battendo l’Inter, un risultato che ha dato la misura del loro potenziale quando riescono a mantenere compattezza e intensità. Proprio per questo la Juventus non può permettersi cali o passi falsi.
Le due squadre si ritrovano faccia a faccia per la seconda volta in stagione. Il precedente in campionato, disputato sempre a Torino, era terminato 3-1 in favore della Juventus, allora guidata in panchina da Brambilla, e aveva messo in evidenza la superiorità tecnica dei padroni di casa nei momenti chiave dell’incontro.
Primo tempo: la Juventus schiaccia l’Udinese, finisce 1-0
La Juventus chiude il primo tempo con un vantaggio minimo, ma con la sensazione di avere la partita tra le mani. I bianconeri giocano una frazione iniziale di grande intensità, ritmo e qualità, costringendo l’Udinese nella propria metà campo e costruendo più di un’occasione nitida.
La prima scintilla arriva al 10’: Yıldız riceve tra le linee, si apre lo spazio sul destro e calcia secco. Sava ci mette le mani ma la respinta è sporca, lasciando più di un brivido ai friulani. Il talento turco continua a ispirare e al 20’ va ancora vicino al gol: controllo, sterzata e conclusione a fil di palo che fa tremare tutto l’Allianz.
Il vantaggio juventino, meritato per volume di gioco, arriva al 23’. McKennie affonda sulla destra e mette un cross teso sul primo palo: Palma interviene in anticipo per evitare guai, ma la sua deviazione beffa il proprio portiere. Autogol e 1-0 Juve.
L’Udinese prova a reagire, trovando anche il modo di pungere al 30’: Lovrić imbuca per Ehizibue in profondità, ma il passaggio arriva con un attimo di ritardo. L’esterno finalizza, ma la posizione irregolare è evidente e il VAR conferma l’annullamento.
Stesso copione tre minuti più tardi dall’altra parte. La Juventus firma un capolavoro con David, bravissimo a finalizzare un’azione veloce, ma ancora una volta tutto viene cancellato, ancora per fuorigioco.
La Juve gestisce e chiude i conti: contro l’Udinese termina 2-0
La ripresa segue un copione chiaro: Juventus in pieno controllo, Udinese costretta a inseguire senza mai trovare reali spiragli. I bianconeri amministrano il vantaggio con lucidità e, al momento giusto, piazzano il colpo che spegne definitivamente le speranze friulane.
Al 47’ Zaniolo tenta di accendere subito il secondo tempo con una conclusione potente dalla distanza. L’idea è buona, la mira meno: il pallone esce non di molto, con Di Gregorio che accompagna la sfera sul fondo.
Passano pochi minuti e Yıldız torna a illuminare la scena. Al 53’ il turco si sistema la palla sul sinistro e prova il classico tiro a giro, elegante e preciso, ma ancora una volta la sfera sfila a lato. La Juventus continua a tenere il pallino e a far correre l’Udinese.
La grande chance per il raddoppio arriva al 65’: McKennie calcia da ottima posizione dentro l’area, ma il suo tiro è troppo centrale e Sava blocca senza affanni. Sulla stessa azione, Cabal subisce un pestone di Palma, l’arbitro viene richiamato alla “on-field review” e dopo il check assegna il rigore alla Juventus.
Dal dischetto, al 68’, ci pensa Locatelli — entrato poco prima per sostituire l’infortunato Gatti — a trasformare con freddezza e firmare il 2-0.
Al 94′, Openda sigla il gol del 3-0, ma Joao Mario, autore dell’assist, è in fuorigioco. La partita si chiude, dunque, dopo cinque minuti di recupero senza ulteriori scossoni, con la Juventus che conserva senza affanni il doppio vantaggio.
Il 2-0 finale fotografa bene una gara in cui i bianconeri hanno comandato il gioco dall’inizio alla fine, lasciando all’Udinese solo briciole e tornando negli spogliatoi con una vittoria limpida e costruita con metodo.









