DONNARUMMA 8
Come sempre, il guanto dove occorre. Guardiano del faro.

DI LORENZO 6,5
Sorpreso alle spalle in occasione del vantaggio inglese; frastornato nei minuti seguenti; torna quello delle fare precedenti di pari passo con la crescita dell’Italia.

CHIELLINI 8
Il merito assoluto, oltre al tempismo negli interventi, di continuare a guidare anche verbalmente il reparto, infondendo fiducia, riedificando l’autostima dopo lo svantaggio. Mura Sterling finanche nei supplementari.

BONUCCI 8,5
Indomito, dominante, oltremodo tignoso: il gol è una cartolina della sua perseveranza. A quel punto siamo vivi e lo siamo grazie ad un gol che sa di storia: si tratta del gol numero 13 di questo Europeo, record assoluto dell’Italia in una massima competizione. Piazza un rigore, in quel frangente, pesantissimo.

EMERSON PALMIERI 7,5
Accetta ogni tipo di duello, anche verbale, sin dal difficoltoso inizio. Tatticamente intelligente, via via più propositivo, mantiene alta l’asticella dell’intensità.

BARELLA 6-
Serata più faticosa di altre, tra stanchezza accumulata e, di conseguenza, umiltà al lumicino.

JORGINHO 7
È andato oltre se stesso e i propri acciacchi, finché ha potuto; si è anche riciclato in interdizione, spesso dando manforte sul lato destro. Falloso e ammonito nel finale. Rigore malefico. Venefico. Ma Benedetto, lo stesso.

VERRATTI 7+
Un inizio con qualche sbavatura; un prosieguo caratterizzato da recupero di lucidità e giro palla, puntellando la manovra in ogni zolla utile. A volte cede alla muscolarità britannica, ci sta. Si arrende al dolore.

INSIGNE 7+
Anche nella fase più confusa per l’Italia, cerca sempre di coccolare la palla; potrebbe osare di più in fase di conclusione nel primo tempo, ma resta punteggiatura di stile nel fraseggio azzurro. Il ginocchio sinistro lo estromette alla fine del tempo regolamentare.

IMMOBILE 6 –
Eppur si muove, a livello di – stasera davvero ardua – ricerca di varchi. Eppur si muove.

CHIESA 8,5
Quando alza bandiera bianca, ha dato tutto in ogni ambito: intensità, progressione, contrasto, conclusioni pericolose.

CRISANTE 7+
Entra bene, corre meglio; mette una logica essenziale al servizio del possesso palla azzurro.

BERARDI 6,5
Un’occasione monumentale scagliata oltre la traversa. Mancini lo richiama spesso a un maggior sacrificio in fase di ripiego. Rigore da manuale.

BERNARDESCHI 6,5
Entra in modo utile, cercando il cambio di passo soprattutto sul lato sinistro. Si batte, tanto in prossimità dell’area avversaria, quanto nella metà campo italiana. Gelido in occasione del quarto rigore.

BELOTTI 6,5
Col solito spirito, con la consueta disponibilità alla battaglia, al duello, ai dolorosi spigoli che trova in area, che ne esaltano l’agonismo. Poi, deposita il rigore tra i guanti di Pickford.

LOCATELLI 6,5
Appena entrato, si proietta in profondità a pilotare il pressing, contribuendo a schiacciare l’Inghilterra. Cerca il tiro dal limite, per di più.

FLORENZI SV

MANCINI 11
Voto cumulativo a tutto un percorso, peraltro non concluso: ha preso l’Italia con le vesti a brandelli, tra le macerie dell’onta storica di una mancata qualificazione mondiale. L’ha portata a Wembley, l’ha accompagnata sull’altare fino a consentirle di baciare la Coppa Europa. Fate voi.

Paolo Marcacci