La vicenda sembra andare per le lunghe. La diatriba aperta sul caso dei tamponi, che coinvolge direttamente la Lazio, vive quotidianamente nuove puntate.

Nella giornata di giovedì il Dottor Ivo Pulcini dovrebbe recarsi nelle stanze della Procura federale per riferire sull’argomento.

La questione è spinosa e di non semplice comprensione. Il problema principale riguarda appunto la discrepanza presentata dai tamponi eseguiti e analizzati dal laboratorio di Avellino con quelli monitorati dal Campus Bio-Medico della capitale.

Queste le ultime riflessioni da parte delle nostre Teste di calcio nel corso di ‘Radio Radio Lo Sport’

Fabrizio Patania

Per quanto riguarda l’inchiesta tocca ai magistrati fare chiarezza. Qui ci sono dei tamponi che da una parte sono positivi e dall’altra sono negativi. Immobile, Leiva e Strakosha sono stati fermati dalla ASL, che è un ente sovrano rispetto al laboratorio di Avellino e al Campus Bio-Medico di Trigoria, e sono stati fermati dall’Uefa per la Russia. Dal punto di vista sportivo cosa rischia la Lazio per queste situazioni? Assolutamente nulla, perché non hanno giocato. Cosa rischia a livello penale? Questo è un altro discorso. Bisogna valutare, avranno loro i referti. Io non ho le carte a portata di mano. E’ giusto che Pulcini spieghi bene, quando giovedì andrà dalla Procura federale, tutte le visite mediche in base alle quali ha fatto giocare alcuni giocatori. Il problema è capire cosa pensano i magistrati. La Lazio pensa di aver fatto giocare giocatori negativi.

Furio Focolari

Stiamo discutendo sul perché la Lazio sia andata a far analizzare i tamponi ad Avellino? Il perché io penso anche di saperlo ma non lo dico. Però non è illegale. Le voci popolari dicono che Lotito cercava un centro dove si spendesse di meno, la Salernitana è territorialmente vicina, e quindi anche la Lazio poteva usufruire del servizio. Il problema però è stabilire, e lo farà la magistratura ordinaria, se ad Avellino fanno gli esami normali o si fanno gli imbrogli. Se fanno gli imbrogli è una cosa grossa, più grossa del campionato di calcio. Ma se fanno le cose normali, non c’è reato.

Luigi Ferrajolo

Secondo me il problema è semplicissimo,  ma non è facile capirlo. Intanto la stessa persona non può avere due risultati diversi dai tamponi. Quindi bisogna capire come mai, sullo stesso atleta, hai due esiti diversi. In secondo luogo bisogna attenersi, nelle valutazioni di ogni caso, a quello che dice il protocollo della Federcalcio.  Poi può darsi pure che il laboratorio di Avellino abbia sbagliato in buona fede oppure di proposito, e in questo caso sarebbe gravissimo. Ma questo non lo possiamo dire noi.

Alessandro Vocalelli

Io mi auguro per tutti, per la Lazio e per il calcio italiano, che si riescano a dare risposte esaurienti che spieghino questa difformità di giudizio. Dico solo che noi riconduciamo ogni passaggio al fatto che un giocatore si è allenato o meno, oppure al fatto che un giocatore ha giocato o meno. Credo che in questo momento, oltre ai giocatori, ci sono delle persone. In questa vicenda i primi a sapere come stanno le cose sono gli stessi giocatori come Immobile e Leiva. Noi dobbiamo tener conto di questo. Non è solo una vicenda sportiva.

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