Immobile cicca, Kean non incide. Senza contare la recente prestazione di Belotti. Inostenibile leggerezza dell’essere attaccanti, e soprattutto essere attaccanti italiani.
Con l’Olanda ennesima prestazione volitiva e frizzante della gestione Mancini, ma poi bisogna fare i conti con la dura legge del gol.

Già perché se Immobile fatica a mettere dentro un pallone che invitante è dir poco, solo, a tu per tu con Cillessen, centrando l’estremo difensore olandese che ha un bel guizzo su un tiro decisamente velleitario della Scarpa d’Oro, un problema di punte c’è.
Se Kean subentra con qualche bel guizzo, ma senza mai tirare in porta, un problema di punte c’è.

Insostenibili le leggerezze dell’attaccante campano viste le numerose iniziative di un Barella in grande spolvero (da lui nasce il vantaggio di Pellegrini) con cross che chi è capace di segnare 36 gol in una stagione, devono essere sfruttati meglio.
Se ci mettiamo un Belotti evanescente – in quel di Danzica – ecco che il quadro su un attacco innocuo, è completo.

Ribadiamolo: gol a parte, si fa un gran bel gioco. Spinazzola regala volate da Giro d’Italia, lì sulla fascia, mettendo in gran difficoltà gli olandesi e valicando più volte le loro montagne difensive.
Leggera involuzione per Locatelli, lezioso negli appoggi, ma comunque sufficiente.

Buone notizie dalla difesa, tralasciando il gol fortuito di Van de Beek che è più frutto del caso, che di demeriti difensivi. Donnarumma super su Depay, solito Chiellini puntuale, Bonucci che fa il suo e D’Ambrosio che chiude bene tutte le diagonali, con il solo rimpianto di non aver deviato in gol una golosissima spizzata del libero bianconero.

Già, perché poi bisogna anche segnare.


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