La chiusura sembra sempre più vicina. La recrudescenza del Covid-19, dati alla mano, preoccupa i piani alti delle istituzioni. Le recentissime misure restrittive del Governo, come spiegato alle Camere dal premier Conte, potrebbero non bastare.

Il ritorno ad un lockdown generalizzato in tutto il territorio nazionale non è più una lontana ipotesi. In questo scenario, però, salgono inevitabilmente alla ribalta manifestazioni di protesta e malcontento da parte di varie aree sociali del nostro paese.

Sul tema è intervenuto, durante ‘Un giorno speciale’, il Direttore di Domani Stefano Feltri. Ecco cosa ha detto ai microfoni di Francesco Vergovich.

Il lockdown totale non risolve nulla

Abbiamo un articolo in prima pagina che riguarda l’analisi della giornata politica di ieri, della collega Daniela Preziosi: ‘Conte si è rassegnato, servirà una vera stretta in pochi giorni’. Racconta come c’è questa scena assurda che si sta consumando in Parlamento in cui Conte parla di un DPCM completamente superato dagli eventi, mentre i tecnici già discutono del lockdown nazionale mirato o selettivo.

Il mio editoriale invece riguarda il lockdown: non possiamo sprecare anche il prossimo. Ormai è inevitabile che si vada verso un quello scenario, ma dobbiamo ricordarci che il lockdown non risolve nulla, serve solo a comprare tempo ed evitare la pressione sugli ospedali e sulle terapie intensive. Il lockdown ha dei prezzi altissimi in termini sociali, di vite umane, di reddito, di traumi. Quindi bisogna evitare di sprecarlo. Bisogna sfruttare quel tempo che si compra a così caro prezzo per poi essere in grado di gestire la pandemia, non fare finta che scompaia da sola”.

Le misure del Governo non guardano al virus in ottica futura

Uno che ha i primi sintomi, o è stato a contatto con un positivo, cerca di avere un tampone. Poi fa il tampone, ottiene il risultato ed entra nelle statistiche. Tutto questo richiede circa una settimana. Il virus ha un periodo di incubazione di due settimane. Quindi il Governo dovrebbe prendere provvedimenti che guardano non al paese come è oggi, ma al paese come sarà fra due o tre settimane. Invece abbiamo un governo con lo specchietto retrovisore. Guarda il paese come è stato negli ultimi giorni e dice: ‘Facciamo questa mini-stretta e vediamo se le cose migliorano. Ma il virus è già tre settimane avanti. Con questo approccio andiamo a sbattere. Abbiamo già 25mila nuovi positivi al giorno, sabato o domenica ne avremo 40mila e tra una settimana ne avremo 80mila”.

Il lockdown solo per gli anziani non è percorribile in Italia

In Italia lo scenario di lockdown selettivo per fasce di età sarebbe compatibile soltanto se ci fosse un’assistenza agli anziani compatibile, ma non lo è. Poi segreghiamo anche le badanti con gli anziani? Così perdono quel minimo di vita che hanno? Non siamo un paese che è nella condizione di praticare questa cosa. Bisogna ridurre le occasioni di contagio, non isolare le potenziali vittime.

Se il virus continua a correre e isoliamo i vecchi, intanto i vecchi muoiono per altre ragioni, e poi non fermeremo la pandemia. Perché continuerebbero a circolare i positivi asintomatici o sintomatici giovani. Mi sembra una di quelle scorciatoie che evitano di affrontare un problema molto più complesso. Noi con il virus dobbiamo convivere. Le misure restrittive riducono la velocità di diffusione del virus, ma non risolvono la faccenda”.

In cosa consiste il lockdown intelligente?

E’ quello che stanno facendo Germania e Francia. Sostanzialmente dire: ‘Autorizziamo solo gli spostamenti veramente indispensabili a tenere in piedi la società. Quindi uno va a lavorare nei posti che sono in condizioni di sicurezza, va a scuola, va in ospedale, ma non va nella seconda casa, non va in vacanza e non va a fare shopping perché c’è lo shopping online. Si tiene aperto il minimo indispensabile. Questo è lo scenario intelligente. Le immagini del drone che, in Italia, segue chi va correre è una cosa assurda. Non ha nessun senso, se non quello di dare un messaggio di panico generale funzionale a pretendere il rispetto delle regole.

La maggior parte delle persone vede gli autobus stipati e dice: ‘Ma scusate gli autobus stipati vanno bene e il cinema o il teatro no?’. Bisogna fare cose che abbiano un senso e siano comprensibili alle persone, altrimenti questa volta non le rispetteranno”.

Sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti

Penso che le elezioni americane sono importantissime. Io non ho una grande stima di Joe Biden e penso che sia un candidato molto debole. Però non sono sicuro che la democrazia americana, e in generale l’occidente, possa permettersi quattro anni di Donald Trump che ha violato ogni regola dello stato di diritto. Detto questo in Medio Oriente le azioni di Trump hanno un bilancio più sfumato. Perché non si può dire che abbia peggiorato le cose, ma è ancora troppo presto per dire se nel medio periodo le sue mosse abbiano un impatto stabilizzante. Certo, sono cambiate molte cose”.


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