Proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio e obbligo a portare sempre con sé la mascherina e indossarla ogni qual volta ci si avvicini a qualcuno che non sia un congiunto o un convivente. Sono queste le grandi novità del nuovo Dpcm.

Alcune regioni hanno invece scelto di adottare misure ancora più restrittive: è il caso del Lazio, dove le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto, e della Campania, che ha previsto un coprifuoco serale per attività e locali.

Nuove disposizioni, ma limitazioni essenzialmente immutate: perché siamo gli unici in Europa a mantenere lo stato di emergenza?

A questa domanda ha provato a rispondere in diretta il Prof. Enrico Michetti insieme a Stefano Raucci, Ilario Di Giovambattista e all’Avvocato Francesco Innocenti di Sdebito. Ecco com’è andata.

“La dittatura quando arriva non te ne accorgi… Neanche Mussolini aveva questi poteri!” ► Michetti

Bisogna ripartire e finché viene prorogata l’emergenza non si può ripartire. Perché siamo gli unici in Europa a prorogare l’emergenza? Gli altri sono già partiti! Nelle infrastrutture, nella scuola… Ripartire significa trasformare la cassa integrazione in lavoro e i sussidi in stipendio. Sembra che si proroghi l’emergenza perché non si hanno idee per pianificare una ripartenza.

La mascherina è l’ultimo dei problemi. Noi rispettiamo le prescrizioni. Quello che non si può tollerare è mantenere in piedi sino al 31 gennaio poteri dittatoriali. Cioè poteri speciali in capo a un soggetto o a tanti piccoli Duce che sono i commissari. Neanche Mussolini nel periodo tra il 1922 e il 1925 quando ancora il Fascismo respirava di qualcosa di democrazia aveva i poteri dei commissari.

La dittatura non c’è un momento X in cui la senti. Quando la vivi non riesci a percepire il momento in cui muore la democrazia. Qui c’è un pericolo reale. Poi se questi soggetti non sono neanche all’altezza di assolvere il loro compito e demandano ad altri soggetti le proprie responsabilità…”


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