Il Governo dichiara di rinunciare ad alcuni diritti per preservare la salute di tutti, attua la sua propaganda per far conformare i cittadini alle regole applicate, emana norme ancora più restrittive per le libertà individuali e collettive. Il popolo risponde. E come già avvenuto in altre occasioni, ultima il 5 settembre, scende in piazza contro la narrazione dominante.

In programma sabato 10 ottobre a Roma, Piazza San Giovanni, la Marcia della Liberazione si pone come obiettivo “quello di portare al centro della discussione il superamento del modello neoliberista disumano e spietato”. Queste le motivazioni assurte dalla giornalista e scrittrice Tiziana Alterio, promotrice dell’iniziativa intervenuta ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

Chi vi prenderà parte? E quali saranno le richieste dei manifestanti? Questa l’intervista a Tiziana Alterio a “Un giorno speciale”.

“Perché l’abbiamo chiamata Marcia della Liberazione? Perché abbiamo come obiettivo quello di portare al centro della discussione il superamento di questo modello neoliberista disumano e spietato. Io direi anche contro lo sviluppo pieno dell’essere umano. Vogliamo portare al centro il superamento di questa Unione Europea che ha abbracciato questo modello neoliberista. Anche le ultime decisioni come il Recovery Fund sono dei finti aiuti.

Chiediamo il rispetto della Costituzione. Quindi la stampa mainstream già da ieri ci etichetta come negazionisti, come sovranisti in tono dispregiativo. Ma in piazza ci sono persone risvegliate che hanno compreso l’uso strumentale della pandemia che sta facendo questo Governo. Saremo per la prima volta tutti insieme. E sarà un punto di inizio perché dalla marcia in poi noi creeremo un Comitato di Liberazione nazionale, che avrà come obiettivo quello di andare avanti, uniti, in questa battaglia epocale.

La pandemia è stata il colpo di stato del neoliberismo. Sta accelerando la sua corsa e non è un caso che le multinazionali stanno aumentando la propria ricchezza. Io penso che siamo davvero nel Medioevo del Terzo Millennio. Come nel Medioevo del passato c’erano i primi segni di un Rinascimento, anche in questo momento storico noi stiamo assistendo a segni di risveglio.

Ecco, a Roma noi riuniremo il popolo risvegliato che ha compreso le dinamiche infernali di questo modello neoliberista”.


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