Il Governo si appresta a prorogare lo stato di emergenza che aveva inizialmente disposto il 31 gennaio per la durata di 6 mesi, fino al 31 luglio. Tuttavia oggi, nonostante le evidenze dei dati virologici e le molte voci della comunità scientifica che narrano di un virus mutato e limitato, il Premier Conte ha dato appuntamento al Senato dove ha portato le sue motivazioni per continuare con questa fase emergenziale.

E tutto fa pensare che sarà così, almeno fino al 15 ottobre. Naturalmente Conte subirà, come già sta accadendo, le arringhe delle opposizioni che lo accusano di pieni poteri e pesanti limitazioni alle libertà dei cittadini. Di questo parere è perlomeno il senatore della Lega Massimiliano Romeo, intervenuto ai microfoni di Luigia Luciani.

Ecco l’intervento del senatore Romeo a “Lavori in Corso”.

Lo Stato di emergenza non è previsto nella nostra Costituzione e questi interventi si fanno per decreto. Come hanno fatto tutti gli altri Paesi. Lo stato di emergenza serve a Conte per conservare i pieni poteri nel Governo.

In realtà serve un piano che il Governo non ha, mettendo in difficoltà le stesse regioni che continuano con il loro grido d’allarme dicendo che se il Governo non farà qualcosa dovremo intervenire noi.

Conte è un avvocato che difende la sua posizione. Non è che un avvocato dice per forza la verità. Faccia un decreto leggere: la differenza è che può fare le stesse cose, ma poi viene in Parlamento. Non è il Dpcm, che se lo fa a conto suo. E’ per questo che gli serve lo stato di emergenza.

Ci saremmo aspettati qualcosina in più da colui che ama definirsi l’avvocato del popolo. Ama tenersi i pieni poteri, fare conferenze stampa, Dpcm e limitare manifestazioni pubbliche. Tante persone sarebbero disposte a protestare.

Non prendiamoci in giro: questo stato di emergenza serve solo a limitare le libertà costituzionali e reprimere le libertà personali

Dopo l’euforia del Recovery Fund il Governo torna sulla terra senza un euro e capisce che deve fare un altro scostamento.


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