Che la questione immigrazione in Sicilia fosse ormai da tempo fuori controllo era percezione comune.
Di provvedimenti, comunque, non ne sono mai arrivati come invece si sarebbero attesi amministratori e cittadini locali. E’ il caso della comunità di Porto Empedocle, provincia di Agrigento, quando nella giornata di domenica a centinaia sono fuggiti dalla tensostruttura della Protezione civile, allestita nei pressi del porto di attracco.

Si tratta in realtà di una fuga che si unisce alle precedenti effettuate dalle strutture di accoglienza in Sicilia. Ora, il Governo si è detto pronto a mandare i militari nell’isola almeno stando alle parole pronunciate dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: “A breve verrà inviato personale militare dell’operazione Strade sicure”.

La situazione si fa, ora dopo ora, sempre più tesa e il Viminale sta cercando in tutti i modi di tranquillizzare gli amministratori locali. Tra le più attive nelle richieste di aiuti e soccorsi c’è proprio la sindaca di Porto Empedocle Ida Carmina. Intervenendo ai microfoni di Luigia Luciani la sindaca del Movimento 5 Stelle ha raccontato gli ultimi sviluppi nella gestione dell’immigrazione.

Ecco il commento della sindaca di Porto Empedocle a “Lavori in Corso”.

“Noi subiamo lo svuotamento dell’isola di Lampedusa. Nel senso che, siccome lì l’hotspot è pieno e gli sbarchi continuano, i migranti vengono trasferiti nella nostra città. Ma così la situazione è ingestibile.

C’è una sottovalutazione del problema. Io non capisco perché questo povero mio paese deve essere l’unico porto di accoglienza. La nostra struttura, prossima al porto, servirebbe soltanto per un primo controllo. Ha una capienza di 80-100 persone, invece sta mattina l’ipotesi è di oltre 500 persone.

Siamo soltanto a luglio, ci aspetta ancora tutto agosto e settembre. In una situazione di mare piatto ci saranno ancora arrivi. Negli anni caldi della migrazione forte si utilizzavano i ponti aerei da Lampedusa: perché non ritornare ai ponti aerei? Perché non fare una missione di pace con le forze militari italiane?

Noi non ci possiamo permettere un’epidemia di ritorno che proviene dall’Africa.
Questi migranti scendono tutti dalle navi con telefonini di ultima generazione. Lo sanno come vanno le cose in Italia. E’ inutile dire ai cittadini di non fare assembramenti, se poi i migranti scendono dal traghetto ammucchiati e vengono trasportati in autobus pieni”.


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