Oggi mi rivolgo ai miei avversari. L’errore che stanno commettendo i miei avversari del pensiero unico neoliberista è quello di mettere i popoli con le spalle al muro sfruttandoli fino alla disperazione.

Credo che nel mio paese non sia lontano ormai il tempo della rivolta sociale. tutti gli eserciti senza speranza compirono imprese impossibili sulla carta. Da Agatocle di Siracusa, a Tariq comandante arabo, fino a Cortés, tutti adottarono la tecnica di incendiare le navi costringendo i propri eserciti alla vittoria o alla distruzione.

L’unica differenza è che i moderni comandanti non sanno che stanno incendiando le navi dei popoli. Pensano che sia senza conseguenze privarli della casa perché portata via dalla banca lasciando famiglie disperate a vivere in automobile.

Nel secolo scorso l’economista John Maynard Keynes ci avvisava del fatto che quando l’economia delle borse diventa un sottoprodotto culturale dell’economia del casinò vi è qualcosa che non funziona.

L’uomo non credente ha sempre pensato di piegare il caso al proprio destino, a cominciare dai giochi di carte dove prima di arrotondare gli angoli era uso piegarli così da rendere le carte riconoscibili e così barare.

Fu solo verso l’anno 1000 che i cristiani entrando in contatto con gli arabi incrociarono un numero che ebbe un grosso impatto sull’economia e nella scienza del caso chiamata statistica: lo zero.

Un bel passo avanti per coloro che erano abituati a calcolare con i sassi. Dalla parola latina ‘calculus’ che significa ‘sassolino’ che veniva appunto incolonnato per terra per contare.

Studiare il passato è la cosa più utile che possiamo fare per capire l’attualità.

MalvezziQuotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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