Dite addio al sogno di vedere i vostri nipoti che impugnando una piccola banconota svaligiano la bottega sotto casa e si riempiono le tasche di Goleador e dolciumi. Quanto manchi al giorno in cui per ottenere 1 euro di caramelle bisognerà disporre di una carta di credito o di debito, non è dato sapere. Il reticolo di proposte volte alla limitazione del denaro contante, tuttavia, si fa sempre più fitto.

Solo poche settimane fa il Premier Conte si faceva promotore dell’importanza del “cashless” a margine degli appena conclusi Stati Generali: “Dobbiamo favorire i pagamenti digitali – dichiarava in conferenza stampa – le componenti sane e migliori del Paese ci chiedono di contrastare l’economia sommersa”.

Lotta all’evasione, dunque. O forse no? Secondo alcuni esperti ci sarebbero ben altri vantaggi alle spalle delle misure anti-spicciolo, e certamente non a favore dei cittadini.

È di questo avviso il filosofo e saggista Diego Fusaro che in questa intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti ha spiegato punto per punto le vere ragioni che starebbero alla base della guerra al contante. Ecco cosa ha detto.

“Chiuderanno i conti con un click!” ► Diego Fusaro spiega le vere ragioni della lotta al contante in 5 punti

“Il vero problema è che la massima parte dell’evasione fiscale non passa nemmeno più per il contante. I grandi gruppi finanziari evadono in maniera diretta utilizzando le ‘lavanderie’ o i paradisi fiscali. Sono evasori a norma di legge, come i grandi e-commerce che devono pagare solo il 3% di tasse mentre il bottegaio di Rieti il 70%. In realtà è una menzogna quella secondo cui la rimozione del contante è volta a combattere l’evasione fiscale.

La mia idea è un’altra. La lotta al contante è stata dichiarata per più ragioni:

  1. Perchè il contante ce l’hai tu in tasca o sotto il materasso, il denaro digitale implica il fatto che tu abbia dato a loro i tuoi soldi, al sistema bancario.
  2. Se pago con le carte una percentuale andrà sempre a un terzo, la banca, che lucra come un parassita sulle mie transazioni.
  3. Usando la carta sto segnalando dove sono, con chi sono, cosa sto consumando, e rientro a pieno nel capitalismo della sorveglianza.
  4. Dall’oggi al domani ti possono chiudere con un click un profilo social, chi ci assicura che un domani analogamente non ci chiudano anche i conti in banca?
  5. Se hai 50 euro in tasca hai la misura quantitativa del denaro materiale, se hai la carta perdi la misura e tendi a produrre la figura dell’homo indebitatus.

Per tutte queste ragioni, io credo, l’ordine dominante ha dichiarato guerra già da tempo al contante”.


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