Il Decreto Scuola è sempre più in bilico. La seduta alla Camera iniziata ieri è andata avanti fino a tarda notte e ricominciata oggi senza però trovare una soluzione.

Gli iscritti a parlare per la dichiarazione di voto sono ben 172, praticamente tutti i deputati della Lega e molti di FdI, e ognuno di loro ha diritto a 10 minuti per parlare. Tempi lunghissimi che renderebbero quasi impossibile l’approvazione del Decreto entro domenica, giorno in cui decadrebbe.

Per chiarire i motivi dell’ostruzionismo da parte dell’opposizione sul Decreto Scuola è intervenuto ai microfoni di ‘Lavori in Corso’ il deputato leghista Riccardo Molinari. Ecco cosa ha detto a Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Molinari (Lega) ► “Tutta l’inadeguatezza del Governo giallofucsia: pensa prima ai bar che a riaprire le scuole”

Il Decreto Scuola

“Siamo in Parlamento da ieri per tenere fermo questo Decreto Scuola e protestare contro le follie del Governo, come quella del plexiglass. È l’ennesimo argomento in cui il Governo giallofucsia dimostra tutta la sua inadeguatezza.
Siamo un Paese in cui si è discusso prima di come riaprire bar e ristoranti invece di come riaprire le scuole. Luno non esclude laltro, ma le famiglie dove mettono i bambini con le scuole chiuse? Come si fa così a tornare alla normalità?
Questo ci dà il metro di come il caos stia regnando”.

I miliardi di Conte

Quelle di Conte sono cifre a caso, il dato vero per l’emergenza Covid è che in Italia abbiamo investito 55 miliardi più 25, in totale 80, in Germania hanno investito 500 miliardi. Questa è la differenza. In più qui si è investito male, si sono giocati i 55 miliardi con il Decreto Rilancio, cioè con un intervento a pioggia che dà una mancetta a tutti ma non dà un aiuto determinante a nessun settore. La gente non vuole il bonus vacanze o il bonus monopattini, vuole il taglio delle tasse”.

Matteo Renzi

“Renzi ha una paura drammatica di andare a votare. Lo abbiamo sentito fare mille ultimatum. Ha lanciato l’ultimatum sull’Ilva e poi ha votato l’abolizione dello scudo penale, era contro la prescrizione e poi l’ha votata, era contro le intercettazioni di Bonafede e poi le ha votate, era contro la plastic-tax e l’ha votata… Matteo Renzi non ha nessuna credibilità”.


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