Indipendentemente dal fatto che la pandemia sia frutto di un incidente avvenuto in un laboratorio di Wuhan, come sostiene l’amministrazione americana, o il virus sia stato usato come arma biologica per scopi politici, che è la tesi che più si avvicina a quanto da me documentato, di certo sappiamo che il regolamento sanitario internazionale prevede che venga notificato all’OMS entro 24 ore qualsiasi evento che possa rappresentare un’emergenza di sanità pubblica di rilievo internazionale.

Questa comunicazione non è stata effettuata.

Il fatto che la Cina non abbia agito tempestivamente per evitare una crisi sanitaria che a livello globale sta avendo conseguenze economiche pesantissime ha avuto un effetto anche sulle nostre singole attività.

Non possiamo restare a guardare mentre gli americani portano il conto ai cinesi, perché le conseguenze le abbiamo subite tutti sulla nostra pelle. E’ tempo di promuovere una class action contro le autorità di Pechino per le presunte responsabilità nella Pandemia di Covid-19.

Poi dovranno essere loro a documentare o a smentire se si è trattato di responsabilità di terzi, come potrebbe essere l’OMS, o se si è trattato, come spesso hanno sostenuto, di un atto contro la Cina che ha poi investito tutti i paesi.

Chi è stato il responsabile non spetta a noi deciderlo, ma una cosa è certa: non siamo stati noi e non possiamo essere noi a pagare. Non possiamo uscirne chiedendo prestiti o ricevendo mance e la questione del risarcimento non sfiora neanche il dibattito politico che resta delegato all’interno della gabbia degli aiuti europei come il Mes o il Recovery Found.

Gli italiani devono essere risarciti.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo


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