Oggi con due esempi faremo cadere definitivamente la maschera della disinformazione mediatica al soldo di chi ha interesse a spargere terrore tra la popolazione strumentalizzando il coronavirus.

Huffington Post: “Mamma muore a 40 anni in provincia di Napoli per il coronavirus”. Clicco sull’articolo e leggo che la donna lottava già da tempo con un brutto male. Scopro tramite altre fonti che lottava con un brutto tumore e che poi è morta anche con il coronavirus, non di coronavirus.

Massima solidarietà alla famiglia della vittima, ma questi media che strumentalizzano una cosa del genere sono degli sciacalli vergognosi e spietati.

La stessa strategia la stanno usando adesso nei confronti della Svezia: “Record di morti per il coronavirus”. La Svezia ha avuto 3900 morti in totale durante tutta la pandemia, l’Italia ne ha avuti 10 volte di più eppure abbiamo solo 6 volte il numero di abitanti della Svezia. Stesso discorso vale paragonando la Svezia alla Spagna o all’Inghilterra. Ma allora il record a cosa si riferisce?

La classifica dei paesi con il più alto tasso di mortalità vede prima il Belgio, poi la Spagna, poi l’Italia, la Gran Bretagna e la Francia. Ma la Svezia, che è l’unico dei paesi elencati a non aver accettato di fare il lockdown, non esiste in quella lista.

E’ per questo adesso che i media hanno l’ordine di far passare quella scelta come una scelta scellerata che ha causato un record di morti, e per farlo si appellano a dati ingannevoli.

Sono dei criminali della disinformazione.

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