Una lotta lunga trent’anni per vincere una guerra che costa milioni di vite e che si inasprisce in modo particolare negli ultimi anni.
Non solo la lotta al cancro, ma anche la lotta di Giuseppe Di Bella per portare avanti gli studi del padre Luigi tramite la Fondazione Di Bella, con la collaborazione in tempi più recenti del CNR e di altri rilevanti centri di studi oncologici.

Le collaborazioni con importanti strutture medico-scientifiche nazionali ed internazionali hanno portato a progressi fondamentali sia nella prevenzione – che contraddistingue il metodo Di Bella – che nella cura dei tumori.
Il Dottor Giuseppe Di Bella ne ha snocciolate alcune ai nostri microfoni: ecco l’intervista di Ilario Di Giovambattista.

“Possiamo fermare i tumori” ► Le ultime fondamentali scoperte della Fondazione Di Bella

Stiamo studiando innovazioni sul campo della proliferazione tumorale e della mutazione.
Il cambiamento del tumore è uno degli aspetti più insidiosi e pericolosi, con la mutazione la cellula tumorale diventa resistente a tutto quel che dobbiamo fare.

Ci sono due obiettivi precisi e studi in corso che la Fondazione Di Bella ha finanziato e continuerà a finanziare perché devono essere continuati:

  1. Individuare un prodotto biologico che possa inibire la proliferazione tumorale.
    Il tumore cresce con l’ormone della crescita. Bisogna avere un inibitore specifico, che è la somatostatina, renderla il più possibile attiva dentro la cellula per resistere agli enzimi del sangue come peptidasi: questa è la prima ricerca che stiamo conducendo col CNR i cui primi risultati importanti sono pubblicati sulle banche dati. Abbiamo già una somatostatina liposomiale, stiamo aspettando di poterla dare al farmacista.
  2. Secondo questa linea di ricerca che continuerà col prossimo finanziamento, questo tipo di somatostatina può essere usata per aumentare ancor di più l’emivita, cioè durare più a lungo e avere più affinità nella cellula.
    Abbiamo, oltre la collaborazione del CNR, anche quella di due centri di ricerca: in particolare uno di oncologia avanzata che sta sperimentando l’effetto epigenetico. Cosa vuol dire? Come la somatostatina agisce sul DNA, come lo modifica a livello epigenetico. Questo può dare una quantità di elementi preziosi per indirizzare la terapia, i dosaggi e avere un tipo di somatostatina ad alta affinità recettoriale: agire sui codici della vita.
  3. L’ultimo prodotto che studiò il Professor di Bella: la citocalasina B, un prodotto biologico.
    Il professor Carlo Ventura, titolare della cattedra di biologia molecolare all’università di Bologna sta conducendo la ricerca e ha portato i risultati preliminari al nostro congresso dell’anno scorso.
    Cosa fa la citocalasina? Può modificare i potenziali di membrana cellulare e perciò interferire sul citoscheletro delle cellule tumorali e sugli scambi delle cellule, con effetti determinanti in particolare sui tumori al seno.
    Il Professor Di Bella anche su questo ha avuto un’intuizione che ha preceduto i disegni.

Insieme al CNR e a due istituti di ricerca stiamo procedendo con questi progetti da rifinanziare, per cui ringrazio Radio Radio con l’occasione e quanti hanno dato il 5X1000 perché ogni anno abbiamo una quantità crescente di apporto che ci consente di sviluppare contemporaneamente tre progetti di ricerca“.


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