Dobbiamo passare da un inferno fiscale per imprese e professionisti a un paradiso fiscale, cioè bisogna fare delle politiche opposte a quelle attuali, anticicliche.
Negli ultimi vent’anni abbiamo sentito parlare sempre di intervenire sull’Irpef, sulle detrazioni, sui contributi sociali, sull’Imu. Tanta demagogia.

Dobbiamo invece avere il coraggio di abbassare l’Ires e togliere l’Irap: eliminarla o abbassarla sensibilmente.
Dobbiamo cioè intervenire sulla “imposta rapina”, sulle imposte sulle persone giuridiche e agevolare gli imprenditori. Questa è una scelta politica; o si fa questo o siamo destinati tutti al fallimento.

Serve una finanza agevolata fiscale, servono politiche di bonus fiscali che sono ancora meglio dei contributi a fondo perduto perché finalizzate all’aumento occupazionale.

Farei una strategia italiana nella quale c’è una politica fiscale di:

  • Defiscalizzazione degli investimenti;
  • Degli utili;
  • Delle assunzioni e delle stabilizzazioni occupazionali: non si fanno pagare tasse agli imprenditori che salvano il nostro Paese.

Se non faccio questo gli imprenditori scappano o chiudono e il nostro Paese muore.
Serve questo, serve un patto per la salvezza tra piccoli imprenditori e lavoratori dipendenti garantito dallo Stato, che fa delle tutele per imprenditori e professionisti e che allo stesso tempo dall’altra parte, bene o male, tutela i lavoratori.
Non possiamo trattare come cittadini di serie B gli autonomi, i liberi professionisti e i piccoli e microimprenditori mentre il grande capitale evade le tasse e loro sono massacrati e costretti a chiudere.

Alternativa a questa mia posizione molto netta?
L’apocalisse italiana.

Vale a dire: chiusura di ogni attività economica, free ridership e tutte le persone di oltre cinquant’anni che hanno di mira la sopravvivenza cominceranno a tirare i remi in barca, perché calcoleranno che il rischio di fare impresa è troppo elevato in questo Paese.

Avremo allora tre tipi di cittadini in questo Paese: i politici, gli schiavi che staranno in casa a guardare Netflix sussidiati dal reddito di cittadinanza e infine i padroni, cioè i colonialisti che arriveranno e si compreranno l’Italia.
Questo scenario, personalmente, non mi piace.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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