Timeo Danaos et dona ferentes: ho paura degli achei anche se portano doni. Il riferimento è ovviamente al Cavallo di Troia, perché gli achei si nascondono nel cavallo e poi si calano giù riuscendo ad aprire una breccia nella città.

Ora il mondo è cambiato, sono passati millenni, e invece del Cavallo di Troia abbiamo il Cavallo di Troika.

E’ molto semplice: con la balla che non ci sono condizionalità, fanno accettare all’Italia dei prestiti che sono a tutti gli effetti dei prestiti bancari, soggetti a regole finanziarie, i covenant. I covenant sono delle condizioni contrattuali: cioè io ti do i soldi, ma a condizione che tu rispetti delle regole, questo succede nei contratti di finanziamento.

Gli Eurobond, Recovery Fund, tutte queste parole inglesi che servono per prendere per il c*** la gente, in realtà non possono essere privi di condizionalità perché sono garantibili soltanto dalle entrate fiscali comuni di tutti i paesi UE – che non esiste, perché non abbiamo un regolamento fiscale uguale – e da una banca centrale che faccia da prestatore di ultima istanza.

Per avere queste due condizioni servirebbe una modifica dei trattati, bisognerebbe mettere d’accordo tutti gli Stati, e soprattutto, per fare cose prive di condizionalità, bisognerebbe cambiare tutta la politica economica del trattato di funzionamento dell’Unione Europea, articoli da 120 a 126 e tutti gli articoli della politica monetaria da 127 a 133.

Ci prendono per il c***, è questa la realtà. La condizionalità c’è, è stabilita dall’articolo 136 comma 3 dei trattati. Loro potranno a posteriori dire ‘tu non hai rispettato le regole, adesso scatta la condizionalità’. Quindi entrerà il Cavallo di Troika in Italia a stabilire quello che è successo in Grecia o quello che è successo quando ci hanno costretto con il Governo Monti a fare tutta una serie di sacrifici.

Non vogliono darci a gratis la liquidità che si potrebbe dare con una banca centrale e ci vogliono fare passare invece da un sistema finanziario privato per dettarci le loro condizioni.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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