Conflitti, scissioni politiche e un’opinione pubblica divisa come di rado accade. Il nuovo anno è iniziato all’insegna dell’incertezza, che va dal conflitto in Iran, con casus belli la morte del leader Soleimani, ai conflitti nella politica italiana, dalla crisi del Movimento al caso Gregoretti.
Le scissioni nella politica nazionale e negli affari internazionali potrebbero tuttavia avere delle cause comuni. A ‘Un giorno speciale’ Francesco Amodeo, giornalista d’inchiesta autore de “La Matrix Europea” ha individuato il problema nella politica divisiva e competitiva del neoliberismo. Ecco perché.

Francesco Amodeo: “Come il neoliberismo sta causando la guerra”

Le reali motivazioni dell’azione di Trump le conoscono in 10 persone al mondo.

Credo vada fatta una divisione: un conto è parlare dei metodi americani, un conto è definire pubblicamente un eroe il capo delle guardie rivoluzionarie islamiche, perché Soleimani sarà sicuramente tale nel suo paese ma non qui da noi. 

Si tratta del capo dei pasdaran, non del capo dei boy-scout, quindi avrà dietro una scia di sangue inimmaginabile per arrivare a ricoprire quel ruolo.

Qualcuno dice che ha combattuto contro l’ISIS: sì, ma ha combattuto l’ISIS per evitare che qualche pazzo si faccia saltare a Roma e promuovere la propria cultura o lo ha fatto per prendere il controllo di quelle regioni e dunque per interessi personali?

C’è anche un discorso di condivisione delle risorse che va fatto, bisogna rivedere i rapporti tra i popoli che sono messi sempre l’uno contro l’altro secondo le logiche del neoliberismo per il quale non esiste la condivisione delle risorse ma esiste la sola competizione. Il liberismo crea tensioni lì dove invece ci sarebbero le risorse, ci sarebbe moneta per tutti e la possibilità di vivere in pace nel rispetto delle religioni e delle culture di tutti“.

“Il neoliberismo ha fatto il male dell’Italia”

Il copione del neoliberismo con un cambio di testimone è stato passato all’Italia.

Prima dell’entrata nell’euro la Germania era l’Italia nella peggior crisi possibile, poi si è ribaltato tutto: ora è l’Italia che ha bisogno di lacrime e sangue, che ha bisogno che sui mass-media si dica che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità.

Le industrie tedesche venivano addirittura a produrre addirittura in Italia all’epoca. Questo fa capire la cattiva fede dei politici italiani, come ci hanno tirato in trappola.

Dopo la svalutazione poi è successo che hanno cambiato tutto il copione, ci sono stati titoli come ‘Made in Italy, mai così bene’, ‘I piccoli imprenditori sorridono’, ‘La svalutazione ci ha fatto bene’; ‘Miracolo della lira’.

Quando in TV dicono che la svalutazione sarebbe disastrosa, ricordiamoci che lo ha detto un conduttore, pagato da un editore a cui evidentemente quella svalutazione non conviene. Dunque svalutazione disastrosa per chi?


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