Matteo Salvini rischia di andare a processo per sequestro di persona. La vicenda, che presenta molte analogie con il caso nave Diciotti, è quella che riguarda il blocco della nave Gregoretti.

Si attende che il Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa analizzi la pratica, nel frattempo però c’è chi si è già espresso sull’autorizzazione a procedere. A ‘Porta a porta’ l’ex alleato di governo Luigi Di Maio ha dettato la linea del Movimento 5 Stelle: “Voteremo sì alla richiesta di autorizzazione a procedere contro Salvini. Il caso Diciotti fu un atto di governo, quello della Gregoretti, dopo un anno, fu invece un atto di propaganda”.

Ilario Di Giovambattista, Francesco Di Giovambattista e Furio Focolari ne hanno parlato con Enrico Michetti.

Ecco con quali parole si è espresso sull’ex viceministro della Lega e sulle procedure potrebbero coinvolgerlo.

“Si reitera la richiesta perché Salvini avrebbe trattenuto indebitamente dei migranti sulla nave. Il reato è grave, è un reato per cui vengono previsti 15 anni di pena. Su questa vicenda il Parlamento attuale si è già espresso, dicendo che non si doveva procedere. Un magistrato può reiterare una richiesta pressoché identica? Lo può fare, perché là dove c’è un fatto che può costituire reato il magistrato si può sempre muovere. La questione politica però qual è: il Parlamento può decidere in un modo e poi, lo stesso Parlamento, decidere in un altro?

L’immunità o si garantisce o non si garantisce. Ma cosa ha fatto Salvini per porre chiarezza al sistema legislativo nazionale? Nulla, anzi. Loro fanno norme che danno più potere ai magistrati e poi si lamentano quando i magistrati applicano quelle norme.

Tutte le norme oggi hanno una norma che dice esattamente il contrario, in questo regime di piena confusione l’unico arbitro è il giudice. Se trovi un giudice poco poco indirizzato, con questo palinsesto normativo può decidere lui se condannarti o assolverti.

Che cosa ha fatto Salvini quando stava al governo per rimuovere questa situazione? Salvini, Di Maio, Zingaretti… Tutti!”


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