Non è affatto difficile prevederlo in fondo, è chiaramente nell’aria, lo si percepisce dalla mobilitazione dei padroni del discorso. A cosa sto alludendo? Al fatto che il prossimo passaggio che verrà compiuto dagli incappucciati della finanza e dai loro maggiordomi in parlamento sarà tassare il prelievo dei contanti.

La loro strategia è lampante, colpire il contante per favorire la digitalizzazione dei denari e il passaggio dei contanti direttamente nei circuiti bancari. Dicono di voler punire l’evasione fiscale ma la vera finalità della tassa sul bancomat è un’altra: colpire il ceto medio e la classe lavoratrice, massacrarla ulteriormente a beneficio dell’élite finanziaria.

Vanno ripetendo che il contante favorisce l’evasione fiscale, ma ovviamente evitano di dire che questa loro posizione va esclusivamente a vantaggio della classe bancaria, che vive di raggiri, truffe e usura.
Ovviamente i Soloni del discorso mai propongono di tassare le transazioni finanziarie dei colossi, di iper tassare i signori dell’e-commerce, ma sempre e solo il ceto medio già martoriato dalla globalizzazione liquido-finanziaria.

Ma un altro aspetto è che con tutto il suo denaro in banca un domani qualsiasi cittadino venga giudicato poco conforme o di impedimento ai piani sistemici potrà facilmente essere neutralizzato. Il denaro digitalizzato farà in modo che avvenga anche un’altra cosa: ogni nostra operazione verrà tracciata. Sapranno sempre dove siamo, con chi siamo, quali prodotti usiamo.

Insomma, eliminiamo il contante e ci autoschediamo in modo permanente.

RadioAttività, la pillola del giorno con Diego Fusaro


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