Mario Cerciello era un carabiniere. Era sposato da poco più di un mese. Stava svolgendo il proprio lavoro. Com’era suo dovere aveva fermato un presunto ladro. Il fermato lo ha accoltellato e lo ha ucciso.

È successo nel centro di Roma ed è certamente una tragedia. Un carabiniere, un poliziotto, un finanziere che fermano un sospetto lo fanno per proteggere l’intera comunità. È un mestiere pericoloso che va rispettato. E qui sta il problema.

In Italia il rispetto per le forze dell’ordine non è un sentimento condiviso. Una parte dell’opinione pubblica considera il rispetto per le forze dell’ordine addirittura un concetto vecchio e di destra.

Carabinieri, polizia, finanzieri, difendono la collettività.

Senza la loro presenza le nostre città diventerebbero una giungla in mano ai più forti e ai più violenti. Bisogna insegnare fin dalla più tenera età che “le guardie” vanno rispettate e non insultate o sfidate come recenti casi di cronaca invece purtroppo dimostrano.

E anche la politica deve fare il suo lavoro.

Le regole di ingaggio delle nostre forze dell’ordine devono essere adeguate al livello di pericolosità che incontrano. In altre parole, laddove il rispetto non sia spontaneo deve essere imposto! Senza questi elementi tragedie come quella del vice brigadiere Cerciello sono destinate a ripetersi. Un giovane uomo appena sposato doveva continuare la sua vita il suo lavoro!

Un abbraccio alla moglie e alla madre.

Stefano Molinari


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