Marco Tribuzi: “Se a Roma c’era la merda, perché la Raggi definanziava Ama?”

Marco Tribuzi, giornalista dell'Agenzia Dire, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio ponendo alcuni interrogativi sulla vicenda delle registrazioni fatte dal presidente Ama alla Sindaca Raggi

Marco Tribuzi è intervenuto a “Lavori in Corso” dicendo la sua sulla vicenda Raggi-Ama. Come riassunto dal giornalista la vicenda è molto diversa se ci basiamo sulla versione di Ama o su quella del Comune di Roma: Secondo Ama il progetto del Campidoglio, mai realizzato, era quello di far bocciare il bilancio di Ama perché quello era un passaggio della fusione tra Ama e Acea, passaggio che non si è realizzato perché Lanzalone si è dimesso da presidente di Acea quando è stato arrestato per il caso dello stadio della Roma, e solo poco tempo fa si è dimesso dal consiglio di amministrazione di Acea. Il Campidoglio ribatte che non è vero, che Bagnacani voleva a tutti costi chiudere il bilancio in positivo, perché senza utile di bilancio non avrebbe potuto usufruire della parte variabile del suo compenso”.

Marco Tribuzi: “Sul tema della trasparenza il Campidoglio non può dare lezioni. Se il sindaco si preoccupava che a Roma c’era la merda non capisco perché fino all’ultimo ha difeso la linea portata avanti dall’assessore Montanari. Ama chiedeva più soldi di quanti il Campidoglio glie ne ha riconosciuti.

Quando il 5 dicembre il consiglio di amministrazione di Ama ha modificato il bilancio nel senso che il Campidoglio aveva fatto intendere che voleva, esce poco dopo una nota di plauso del Campidoglio dove si dice: adesso possiamo approvare il bilancio. Ci sono troppi punti interrogativi e troppe figure non focalizzate per tagliarla con l’accetta questa vicenda.

Ogni situazione può essere manipolata per risultare politicamente comoda“.