Incertezza e paura, stiamo vivendo questi giorni con estrema attenzione per capire come il governo procederà per far ripartire tutto il paese. Ma le cose sono ancora poco chiare. Intanto l’Italia, con l’Europa, attacca il premier bielorusso Lukashenko non riconoscendo le ultime elezioni che lo hanno visto trionfare in un clima definito “non democratico”.

Fabio Duranti ha espresso la sua posizione sulle ultime vicende dell’attualità, invitando a concentrarsi sulla situazione italiana rispetto a quelle estere, perché si sta vivendo in una dittatura mediatica e sanitaria, a cui nessuno reagisce.

“La narrazione che ci arriva dai giornali e dalla tv non corrisponde alla verità dei fatti, bisognerebbe andare a vedere lì nei posti – come la Bielorussia per il caso Lukashenko – viverci per qualche anno e capire come vivono, quali sono i reali diritti e i diritti negati alle persone.

Vivendo qui in Italia io di diritti negati ne vedo tanti, io ho studiato la Costituzione e le leggi, ho 58 anni, e mi sono comportato come le leggi mi dicevano. Sapete quante volte mi è capitato di essere stato vittima di un sopruso perché la legge che io ho studiato non era più valida o è stata interpretata male da Tizio o da Sempronio o addirittura cancellata? Compreso il mio diritto di circolare per le strade o di non utilizzare qualcosa che mi fa violenza

I nostri genitori con i loro soldi e stipendi hanno potuto comprare le casa, potevano avere tutto quello che gli serviva, oggi no perché ci hanno imposto questo sistema. Che senso ha dire c’è una democrazia se non posso vivere? Oggi non puoi girare.

Chissà per quanto dovremo girare imbavagliati, con le attività morte e sepolte, e adesso ci chiederanno le tasse, ma chi li ha i soldi per pagarle? I fatturati di tutte le aziende sono diminuiti dal 30 al 90 e 100%. Questa si chiama democrazia? Non siamo vittime di un sistema? Quando scopriremo che il covid – che esiste – è stato ipervalutato come truffa generale… se c’è un popolo che sta bene in questa democrazia accomodatevi, ma io me le pongo delle domande. Oggi con lo stipendio normale sono uno schiavo, non posso vivere dignitosamente come i miei simili. Vaccinatevi, mettetevi le maschere e vivete questa vita da poveracci.

Noi qua viviamo una dittatura sotto tutti i punti di vista e questo mi preoccupa molto”.


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