Sempre più mistero intorno alla notizia divulgata alla vigilia di Ferragosto di cinque ragazzi ricoverati “in condizioni severe” per Coronavirus; anche e soprattutto rispetto alle dichiarazioni che l’epidemiologo e responsabile della task force della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, avrebbe rilasciato oggi alla Gazzetta del Mezzogiorno, circa il ricovero nel reparto delle malattie infettive di Foggia di quattro di loro risultati positivi al Covid-19. Ma ecco il giallo: nè alla Pneumologia dell’ospedale D’Avanzo, né alle Malattie Infettive del Policlinico del capoluogo dauno, risultano i casi dei quattro ragazzi.

Il Dottor Maurizio Borghetti, medico dell’ospedale Maggiore di Crema, ha commentato a Lavori in Corso il mistero, dando il suo punto di vista. Ha sottolineato l’importanza di una informazione verificata e utile alla popolazione, in un clima molto delicato.

“In un gruppo social un collega mi ha detto che nel reparto malattie infettive di Foggia i ragazzi non ci sono. Questo si lega anche al fatto che dal’11 agosto in poi in Puglia sono state ricoverate due persone e non sono giovani.

Se tua dai una notizia, essendo a un certo livello di incarico, doveva essere almeno verificata. Poi perché andare a spiegare la differenza tra grave, severo, critico, ecc… Se erano in rianimazione intubati non c’era bisogno di andare a spiegare questa differenza. La popolazione va informata su cose reali.

La notizia allora era “attenzione anche i giovani possono ammalarsi di una polmonite curabile non grave”… eh vabbè è chiaro, lo sapevamo già, non c’era bisogno che lo dicesse il responsabile della Task Force. Già il clima è di spavento”.

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