Alla fine della fiera dunque avremo di nuovo il vecchio centrodestra contro un nuovo centrosinistra. Due calvi che si contendono l’uso di un pettine”.

Questo il tweet pubblicato dal filosofo Paolo Becchi per commentare il nuovo scenario politico che si è delineato dopo l’emergenza Covid. Svanita la speranza dell’ascesa di un blocco di partiti antisistema, il Prof. Becchi prende atto di un ritorno al bipolarismo tra destra e sinistra.

Durissime anche le critiche a Salvini, accusato di non cogliere quale sia il vero tema da porre all’attenzione dell’opinione pubblica: la privazione delle libertà portata avanti dal “Governo della morte” di Conte.

Ecco cosa ha detto Paolo Becchi nell’intervista di Stefano Molinari a ‘Lavori in Corso’.

“Nell’ultimo periodo – dal 2018 – si era venuta a creare una situazione con partiti e forze antisistema e dall’altra parte del sistema. Sovranisti e globalisti. Il Governo giallo-verde rompeva gli schemi destra e sinistra.

Ora non è che stiamo tornando indietro? Che il virus ha riprodotto degli schieramenti tradizionali?

La mia preoccupazione è che tutto quello per cui si è lottato nel periodo passato sia finito. Si torna al vecchio centro-destra contro un nuovo centro-sinistra.

Non c’è più la distinzione tra partiti del sistema e partiti antisistema. Che novità possono portare?

Quello che sta portando Conte lo vediamo: il prolungamento di questa emergenza per poter sopravvivere.

Dall’altra parte il tentativo è di crearne due di emergenze: di connettere l’emergenza dei migranti con quella del virus. Ma questo non discorso di Salvini è un discorso perdente perché non funziona se sei all’opposizione. Salvini, tu ti credi ancora Ministro degli Interni… il gioco delle emergenze favorisce il Governo.

Opposizione oggi significa mettere la vita contro il Governo della morte.

Non credo ci sia una tentazione trasversale su Draghi. Perchè Conte dovrebbe mollare? Draghi ha fatto il discorso che avrebbe dovuto fare Salvini.

Secondo me questo Governo è destinato a durare fino a quando dura l’emergenza Covid, che per questo sarà fatta durare il più a lungo possibile. Io sono convinto che dopo la metà di ottobre molto probabilmente ci sarà il prolungamento dello stato di emergenza. Tanto Conte può fare quello che vuole, le opposizioni non insistono sull’elemento fondamentale che è quello della privazione delle libertà fondamentali. Salvini si deve togliere l’immagine del poliziotto e del truce e dire che c’è un problema di libertà”.


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