La voce è squillante e disponibile, esattamente come te lo aspetti, soprattutto se hai seguito Masterchef Italia 9. Come lo vedevi in trasmissione, così è al telefono, una persona e non un personaggio.

Antonio Lorenzon, miglior cuoco amatoriale d’Italia non solo si è aggiudicato la nona edizione del famoso programma di cucina, ma ha anche centrato il record di non essere riuscito a festeggiare la vittoria così come avrebbe voluto

“Quando ho vinto il programma, dato che era registrato, sono dovuto stare zitto. Quando ho rivinto il programma sono dovuto restare a casa dato che il giorno successivo è stato chiuso tutto. Ho anche pubblicato il libro di ricette che però non ho potuto presentare a nessuno. La mia vita è tutta virtuale!” Sempre con il sorriso, i festeggiamenti sono rimandati, ma l’orgoglio di aver vinto una competizione prestigiosa c’è ed è vivido.

Partiamo dalla fine Antonio, alla proposta fatta al tuo compagno subito dopo la proclamazione è seguito il matrimonio?

Non ancora, diciamo che stiamo pianificando un po’ di date ma, con l’emergenza che sta coinvolgendo tutto il mondo, al momento è difficile individuare il momento preciso“.

Tra gli impegni post-Masterchef ci sono molti eventi correlati ed una nuova popolarità da gestire…

Sì, anche se per il momento è tutto fermo. Gli impegni sono rimandati ma conto di recuperare. Anche per il mio sogno di aprire un B&B in Costa Azzurra ci sarà da aspettare un pochino”.

Torniamo alla gara, quando hai capito che avresti potuto vincere?

“Alla fine, quando mi hanno proclamato vincitore. Addirittura in finale ero convinto che avrebbe vinto una delle ragazze. Non lo dico per falsa modestia ma perché davvero lo pensavo. Durante tutta la gara, nelle varie puntate, ho sempre pensato ai miei limiti senza guardare invece le mie capacità. Forse ho vinto anche per questo, perché non avevo la piena consapevolezza di quello che sapevo fare”.

Ti sei riguardato in TV? E con quali sensazioni?

“Ho riguardato tutte le puntate e devo dire che mi sono sembrato…una persona che conosco! Quasi con un po’ di distacco. Sono un ragazzo di provincia ed arrivare alla ed in televisione in quel modo fa strano”.

I contrasti tra i concorrenti che abbiamo visto restavano anche a telecamere spente?

“Devo dire che da parte mia, dopo ogni incomprensione, ho sempre cercato di ricucire. Certo è che è un ambiente che ti mette una pressione particolare ed è normale che qualcosa possa scattare”.

Sei rimasto in contatto con i concorrenti?

“Più o meno con tutti.Anzi, pure per evitare problematiche future ho abbandonato il gruppo WhatsApp dei concorrenti. Sai potevano uscire incomprensioni dovute a come poi le puntate venivano costruite e come noi e le nostre parole (in confessionale) venivano presentate”.

Strategie di gioco?

“Nessuna. Non sono partito con idea di ‘fregare’ o cercare il modo per andare a colpire qualcuno. Ho cercato di essere sempre onesto”.

La prova più difficile che hai dovuto affrontare?

“La prova con lo chef Paolo Casagrande. Lì ho pensato di mollare. Ho fatto dei passi indietro dalla cucina e stavo per andarmene. Tantissimi ingredienti, mi ero dimenticato completamente una preparazione e mi son detto ‘ma dove vado…’ Ci ha pensato lo chef Cannavacciuolo a spronarmi…”

…e qualcuno aveva fatto peggio di te

[Ride N.d.A.] “Certamente, ho capito quasi subito che comunque seppur non facendo una buon piatto, c’era sempre la possibilità che qualcuno facesse piatti peggiori”.

E in chiusura una risposta che sa di consiglio per chi è in casa e deve occupare il tempo: cosa stai cucinando in questa quarantena?

“Tutte cose che richiedono lunghe preparazioni. Pasta, pane, cose che richiedono tempi lunghi di preparazione ma anche tanto lavoro manuale”.

Gianluca Cassandra


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