Uno studio del CNR appena diffuso ha preso in considerazione dei modelli matematici per la previsione della diffusione dell’epidemia di COVID-19 basandosi sui dati ufficiali che sono stati resi disponibili dalla Protezione civile. Si tratta di un approccio che utilizza metodi parametrici, geometrici, logistici che caratterizzano tipicamente l’evoluzione dell’epidemia, ma sono stati considerati anche altri modelli alternativi, a compartimenti, cioè quelli che si usano più in epistemologia. Ma senza andare nel dettaglio, quello che importa è che sappiamo che si tratta di una ricerca importante fatta dal Consiglio Nazionale di Ricerca.


La ricerca considera gli infetti, i guariti, i deceduti, ma ci sono naturalmente vari problemi. Nella ricerca non ci sono i suscettibili di essere infettati e i portatori sani che non possono essere rilevati dai dati perché non riusciamo tracciarli, nonostante sappiamo che siano ben presenti sul territorio. Tenendo presente tutte queste cose, i principali risultati ottenuti analizzando i dati fino al 16 marzo, hanno permesso di rilevare una modestissima diminuzione del tasso di crescita dei contagiati in Lombardia, almeno per 5 delle 6 città più colpite. E si può prevedere che tra 6-7 giorni, per quelle zone, ci potrebbe essere una significativa riduzione del tasso dovuta alle misure di limitazione di mobilità messe in pratica dal Governo dal’11 marzo.

Si possono fare considerazioni simili anche per le regioni del centro Italia che non confinano con con la Lombardia, come per esempio Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo. Per le regioni del sud i numeri sono ancora ridotti, ma c’è un aumento del tasso dopo una precedente diminuzione. Questo aumento è avvenuto 3-4 giorni dopo l’esodo dal nord dell’8 marzo, proprio quel giorno in cui è stato approvato il decreto che istituiva la zona rossa in Lombardia, questi effetti hanno influito negativamente.

Insomma, se vogliamo tirarne fuori una conclusione finale, prendendo queste considerazioni come si dice in gergo ‘con le molle’, si può stimare che la stabilizzazione della frazione dei contagiati, cioè l’appiattimento della curva, avverrà ancora fra un po’ di tempo, probabilmente fra il 25 marzo e il 15 aprile. Questa è una stima di grandissima incertezza e dovrà essere ricalibrata, ma in tal caso speriamo che lo debba essere solamente più in positivo. Questi sono i dati ad oggi.

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi


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