In questi giorni è salita alla ribalta della cronaca una frase della presidente della BCE Christine Lagarde, la quale ha sostenuto: “Non è nostro compito tenere a bada lo Spread“.
Un errore“, hanno detto alcuni politici, “gli è sfuggito un concetto che non doveva dire“, hanno detto molti commentatori.

Non c’è stato nessun errore.
La signora Christine Lagarde, sulla quale avevo già espresso in questa rubrica pareri negativi prima che arrivasse a coprire l’attuale carica, non ha commesso refusi: ha detto quello che pensa.
Traduciamo in italiano “non è mio compito tenere a bada lo Spread“: avremo nella traduzione corretta “non compro titoli di Stato“.
Ancora meglio, “non è mio compito durante l’epoca del coronavirus difendere gli Stati comprando i loro titoli perché non voglio farlo“.

Che cosa può fare allora uno stato come quello italiano?
Può forse alzare le tasse? Mi sembra ridicolo solo pensarlo se le persone non riescono a fatturare.
Può forse stampare moneta? No, visto che siamo legati mani e piedi in una moneta senza stato, chiamata euro.

Continuiamo a tradurre le parole di Christine Lagarde: “A noi non importa il fatto che voi non abbiate ambulanze, mascherine, ossigeno o posti letto“, cose che non abbiamo perché abbiamo tagliato la sanità per dare i contributi a loro.

Il problema è: se una Banca Centrale non fa quello per cui è stata creata a cosa serve?
Uno stato emette dei titoli, li compra la Banca Centrale.
A questo serve.
A meno che non si pensi che il problema sia aumentare l’inflazione mentre la gente muore negli ospedali e mentre siamo a corto di mascherine per sopravvivere. Si rifletta su questo.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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