L’ottava giornata di Serie A ha emesso un verdetto duro ma indiscutibile: la nostra classe arbitrale, molto spesso, non è all’altezza delle partite che si trova a dirigere.
Milan-Pisa: polemiche sui due gol dei rossoneri
In Milan-Pisa, arbitrata da Luca Zufferli, al vaglio delle critiche sono finiti i due gol dei rossoneri. Nel primo tempo, Leao apre le marcature, realizzando il suo terzo gol stagionale. Prima della convalida, la rete del portoghese è stata soggetta ad un controllo del VAR per un presunto fuorigioco passivo di Pavlovic al momento della conclusione del 10 rossonero. Dopo la verifica, il gol è stato giudicato regolare.
Luca Marelli, ex arbitro, in diretta su DAZN ha spiegato le motivazioni che hanno portato a questa decisione. Secondo le nuove linee guide dell’AIA nei tiri da fuori area non viene sanzionata la posizione di fuorigioco se il portiere ha la visione libera del pallone e se il calciatore in posizione irregolare non interferisce direttamente con il portiere.
Una situazione del tutto analoga è quella verificatesi in occasione del secondo gol del Milan. Sul tiro di Athekame, ci sono addirittura quattro giocatori in posizione di fuorigioco. Tuttavia, per lo stesso motivo di prima, le loro posizioni vengono giudicate ininfluenti.
A fine partita, Alberto Gilardino, allenatore del Pisa, si è espresso ironicamente contro Zufferli: “Bisogna preparare degli schemi su queste cose qua, perché se si possono lasciare degli uomini davanti al portiere, cercheremo di sfruttarlo…”.
Napoli-Inter: il rigore su Di Lorenzo non c’era. Rocchi ferma Mariani e Bidoni
Le polemiche non si fermano al match di San Siro. Infatti, in Napoli-Inter, discussissimo è il rigore concesso al 29′ da Mariani per un presunto fallo in area di rigore di Mkhitaryan su Di Lorenzo. Inizialmente, l’arbitro lascia giocare. Richiamato poi dall’assistente Bidoni, cambia la sua decisione e concede il penalty alla squadra di Antonio Conte.
A certificare l’errore commesso dalla classe arbitrale tutta (arbitro, assistente, VAR), è arrivata la sentenza di Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri di Serie A e B. L’ex arbitro ha infatti deciso di fermare sia Mariani sia Bidoni, giudicando il loro errore come “troppo grave”. I due, dunque, non scenderanno in campo in vista del turno infrasettimanale previsto per la nona giornata di Serie A.
Fiorentina-Bologna e Lazio-Juventus: tra rigori non fischiati e rossi mancanti
Tra rigori, rossi e gol annullati, anche l’arbitraggio di Fiorentina-Bologna ha destato non poche polemiche. Al 46′, dopo una serie di batti e ribatti tra Kean e i difensori del Bologna, La Penna indica il dischetto. Tuttavia, dopo un’attenta revisione, l’arbitro torna sui suoi passi: a prendere il pallone con la mano non è Lucumì ma Skorupski, portiere rossoblu. Manca, inoltre, un chiaro ed evidente penalty per il Bologna per un fallo di Sabiri su Bernardeschi. Il rigore avrebbe dato la possibilità agli emiliani di portarsi sull’1-3 e ottenere una vittoria preziosa in ottica classifica.
“Non mi è piaciuto l’episodio del contatto in area su Berna con mancato intervento del VAR, era uno “step on foot” evidente. Un intervento della terna arbitrale sarebbe stato opportuno”, ha detto al termine della partita l’ad rossoblu Fenucci.
Infine, in Lazio-Juventus, diretta da Colombo, manca un rosso a McKennie e l’intervento di Gila su Conceiçao era da rigore.
“Non c’è chiarezza: il protocollo è ridicolo e andrebbe annullato”
In diretta a Radio Radio – Mattina Sport & News, le nostre ‘Teste di Calcio’ hanno commentato gli episodi dell’ottava giornata di campionato, criticando duramente la gestione degli arbitri di certi episodi di campo.
Alessandro Fusco: “Il protocollo va annullato, è ridicolo! A volte lo applicano, altre no… Non c’è chiarezza“.
Il bomber Pruzzo: “Mariani avrebbe dovuto dare un segnale per far tornare gli arbitri al centro del loro lavoro. Doveva andare al VAR e cancellare il rigore. Invece è stato un fallimento totale, una roba che non si può vedere“.










