L’ok del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto ha riacceso il dibattito sulla grande opera di cui si parla da più di cento anni. Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini procede la sua campagna di sponsorizzazione dei benefici che potrebbe portare all’Italia intera. Come sempre esistono diversi punti in Italia, per molti i vantaggi di avere un Ponte che collega la Sicilia al resto d’Italia sono impareggiabili, per altri i costi e i possibili danni sarebbero molto più grandi dei benefici. Mario Tozzi intervenuto durante “Un Giorno Speciale”, pone l’attenzione su alcune criticità relative agli studi di fattibilità preliminari:

Non avevo visto bene la relazione di presentazione in cui si dice che il Ponte dovrà resistere a un terremoto di magnitudo 6,9 Richter. È poco. A mio modo di vedere è poco, perché il terremoto del 1908 ebbe magnitudo 7,1 Richter. Come è noto, è un ordinamento logaritmico, quindi ogni volta che salti 0,1 in realtà è un terremoto 20 o 30 volte più distruttivo, quindi da 7,1 a 7 c’è una bella differenza, e così pure tra 7,1 e 6,9.

Nessuno può dire che ci sia stato un precursore storico sufficiente a dire che adesso per secoli non ci saranno più terremoti così forti, non lo sa nessuno.

Oltre ai movimenti orizzontali ci sono anche i movimenti verticali, quando scendete in Calabria in autostrada e date uno sguardo in alto, troverete delle tracce del mare a 120 metri di altezza, perché si è sollevata e si continua a sollevare la Calabria. Il problema è che non si solleva allo stesso ritmo della Sicilia, va più veloce, quindi rischi di avere un differenziale anche verticale.

Le attenzioni secondo Tozzi vanno poste anche perché l’opera sarebbe irreversibile: “Bisognerebbe stare attenti a 170 mila tonnellate di questa roba in più in un posto che verrà modificato, sfregiato per sempre, perché i ponti non è che sono reversibili, le pale eoliche le puoi levare a un certo punto. Contesto anche il fatto che le previsioni sono previsioni, quando tu prevedi 100 mila passaggi al giorno, è uno scenario possibile naturalmente, ma è il meno probabile di tutti.

Perché si avrà uno sviluppo economico? Per il ponte? Non lo comprendo.