Francesco e Giacomina sono il papà e la mamma della neonata Aurora, che ha un inizio di vita purtroppo travagliato. Passato il primo Natale a casa, la notte di capodanno la bambina viene portata al pronto soccorso a causa del colore della sua pelle tendente al giallastro. Inizia lì un calvario dall’epilogo che non poteva restare tale.
“La pediatra del pronto soccorso ci ha detto che era la luce di casa nostra. Era per questo che vedevamo la bambina gialla”, racconta Giacomina.
“Il giorno dopo ricevo un’altra chiamata da un’azienda ospedaliera. Scopro che mia figlia ha la galattosemia”, ma il domino di errori ai danni della piccola Aurora non si interrompe: “Loro però non mi dicono di sospendere gli allattamenti, quindi continuo ad allattarla”.
Qualche giorno, ed ecco una nuova chiamata, stavolta dal bambin Gesù di Roma. E’ il primario ora che vuole vederci chiaro, dice di lasciare in osservazione la neonata per una notte, “ma Aurora non tornerà più a casa”.
Nulla, se non una sentenza che dà un breve – e insufficiente – bagliore di luce a Francesco e Giacomina: “Ma tutti dovrebbero farsi aiutare in questi casi. Il punto non è il risarcimento. Il punto è vederci chiaro, il punto sono i nostri cari”.
Nel video la testimonianza in collaborazione con lo Sportello Legale Sanità, team di avvocati che ha assistito la coppia dopo il tragico epilogo di Aurora.
Gli avvocati dello Sportello Legale Sanità sono specializzati nel campo della responsabilità medica e si occupano di assistere e rappresentare le persone che hanno subito danni a seguito di diagnosi errate, trattamenti sanitari inadeguati o interventi chirurgici sbagliati.
Posseggono una solida conoscenza del diritto sanitario e delle leggi che regolamentano il settore medico, oltre a una vasta esperienza nella gestione di casi di malasanità. In questo ambito, la possibilità di valutazione della fattibilità e della sussistenza di elementi sufficienti per un’azione legale, richiede infatti una accurata capacità di effettuare un’analisi approfondita delle prove, inclusi i documenti medici, le cartelle cliniche ed infermieristiche, le immagini ed i referti diagnostici oltre ai registri ospedalieri.










